Un asfalto più resistente, che non si deforma al passaggio dei veicoli e che fa bene all’ambiente. Si chiama Gipave ed è stato progettato e sviluppato dall’azienda bergamasca Iterchimica, in collaborazione con un fornitore di prodotti a base di grafene. Questo nuovo tipo di materiale è stato testato su un tratto di provinciale Ardeatina a Roma con risultati estremamente incoraggianti.
L’asfalto al grafene, infatti, si è dimostrato altamente performante aumentando in maniera notevole la resistenza al passaggio dei veicoli e riducendo la traccia sull’asfalto che, inevitabilmente, lasciano gli pneumatici. Si aprono, quindi, nuovi scenari per la realizzazione di pavimentazioni stradali perpetue, visto che aumentano le resistenza agli stress e all’usura del tempo.
Analizzando i numeri più nel dettaglio, vediamo che questa nuova tecnologia, rispetto a un asfalto tradizionale, garantisce una resistenza alla fatica del 250% superiore ed è anche aumentata del 35% la forza di resistenza al passaggio dei veicoli. Invece la capacità di contrapporsi alla deformazione a parità di sforzo ha visto un miglioramento del 46%, mentre le tracce lasciate dagli pneumatici al passaggio sono state inferiori del 35%.
Grazie al grafene, garantisce l’Iterchimica, anche la manutenzione del manto stradale sarà inferiore, con un conseguente risparmio di risorse e di soldi. Vista così, la nuova tecnologia sembra rappresentare la soluzione alla disastrosa situazione in cui versano le strade italiane, soprattutto quelle della capitale dov’è stato testato l’asfalto.
Oltre a rappresentare un miglioramento in termini di tenuta e affidabilità, il Gipave ha anche un minore impatto ambientale in quanto, essendo totalmente riciclabile, permette di non dover estrarre nuovi materiali o utilizzare altro bitume. Inoltre, la sua produzione avviene a una temperatura più bassa riducendo le emissioni di CO2. Dopo il test in territorio italiano l’asfalto al grafene verrà posato anche sulle strade del Regno Unito, negli Stati Uniti e in Oman.