Un’alimentazione sana fa bene alla salute e all’ambiente

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Mangiare sano fa bene alla salute e all’ambiente. La produzione di cibo, infatti, è l’attività dell’uomo che contribuisce maggiormente al cambiamento climatico (31%), superando il riscaldamento degli edifici (23,6%) e i mezzi di trasporto (18,5%).  «Il cibo è una risorsa fondamentale per garantire il nostro benessere, ma siamo davvero sicuri di avere uno stile alimentare che garantisca una vita longeva e di buona qualità? La risposta è no». Ad affermarlo è uno studio condotto dalla Fondazione Barilla (Barilla Center for Food and Nutrition) che ha messo a punto una ricerca su come mangiamo, suggerendo anche alcune diete sostenibili non solo per il benessere delle persone ma anche del pianeta.

La nostra salute dipende dal nostro stile di vita, da come mangiamo ma anche dalla qualità dell’ambiente in cui viviamo. A mettere a rischio le nostre vite, quindi, in un contesto di profonde modificazioni climatiche, non è soltanto il modo in cui consumiamo il cibo ma anche quello in cui lo produciamo. Il settore agricolo contribuisce per quasi 1/3 alle emissioni di gas serra, ponendo delle problematiche anche sul futuro. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) le conseguenze dei cambiamenti climatici sull’agricoltura e sulla salute dell’uomo rappresentano uno tra i più rilevanti problemi da affrontare nei prossimi anni, come l’aumento delle temperature e degli inquinanti atmosferici. Questo si inserisce in un contesto dove, secondo le recenti stime, l’inquinamento dell’aria in Italia causerebbe la morte di oltre 90 mila persone all’anno, un vero record nell’UE. Insomma, il cibo e il modo in cui ci alimentiamo possono essere la chiave del nostro benessere ma anche una minaccia per la nostra salute, come per quella del nostro Pianeta.

Possiamo salvaguardare l’ambiente iniziando dalle scelte che facciamo al supermercato, preferendo alimenti prodotti a chilometro zero, frutta e verdura anziché carne e latticini. Una dieta corretta da un punto di vista nutrizionale può essere la via migliore per ridurre il nostro impatto ambientale.

«Negli ultimi anni abbiamo assistito a un progressivo allontanamento da modelli alimentari sostenibili, come la Dieta Mediterranea, in favore di modelli ricchi di proteine di origine animali, alimenti trasformati con alte percentuali di zuccheri, sale, grassi o poveri di fibre. Soluzioni alimentari che ci possono esporre, sul lungo periodo, a malattie o problematiche di salute anche molto costose. Scegliere diete sostenibili, oltre a ridurre l’impatto sull’ambiente, può incidere positivamente sulla longevità. Ad esempio, un’alta aderenza alla Dieta Mediterranea si stima possa portare circa 4,58 anni di aspettativa di vita in più. Insomma, la cura della nostra salute parte davvero dalla tavola e rappresenta un modo per aiutare quel 12% della popolazione mondiale costretta a scegliere se dedicare il 10% dei propri bilanci domestici all’assistenza sanitaria anziché al cibo”, ha dichiarato Katarzyna Dembska, nutrizionista e ricercatrice della Fondazione Barilla.

Una delle risposte al problema dei cambiamenti climatici sta nel nostro piatto. Una dieta corretta da un punto di vista nutrizionale può essere la via migliore per ridurre il nostro impatto ambientale. Un binomio, quello tra salute e sostenibilità, che trova la sua sintesi nella Doppia Piramide Alimentare Ambientale, messa a punto dagli scienziati della Fondazione Barilla, un modello grafico che alla classica piramide alimentare (i cui principi coincidono con quelli della dieta mediterranea) affianca una nuova piramide (capovolta) “ambientale” nella quale gli alimenti vengono classificati in base alla loro impronta ecologica (Ecological Footprint), ossia l’impatto che la loro produzione può avere sull’ambiente. In pratica, scegliamo di mangiare quello che fa bene a noi, ma anche al Pianeta.

La Doppia Piramide evidenzia che la Dieta Mediterranea permette di adottare un’alimentazione sostenibile, coerente con la piramide ecologica. L’invito è quello di consumare più frutta e ortaggi, per poi salire verso i cereali, i legumi, l’olio extra vergine di oliva e i latticini. Nella parte superiore della piramide si trovano carne rossa, dolci, formaggi, carni bianche, pesce e uova. «Questi sono alimenti di cui è importante moderare il consumo: offrono importanti nutrienti, ma la loro quantità deve essere mantenuta sotto controllo per evitare impatti negativi sulla salute e sull’ambiente», conclude Katarzyna Dembska.

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