Pellicola in cera d’api, dal Veneto l’alternativa italiana alla plastica

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Un’alternativa italiana e al 100% naturale alla plastica. Si chiama Apepak e sostituisce la pellicola trasparente utilizzata per ricoprire e conservare i cibi. L’idea ecologica è nata a Castelfranco Veneto e presto si è diffusa in tutta Italia grazie alla vendita online di questo prodotto innovativo, realizzato con fibra di cotone olio di jojoba e ingrediente speciale, la cera d’api, che a differenza della pellicola trasparente di plastica, non inquina e può essere riutilizzato cento volte per singolo foglio.

Apepak è prodotto con cotone biologico certificato GOTS da coltivazione biologica e filiera sostenibile più una miscela di ingredienti che rendono Apepak malleabile, antisettico e termoformante: cera d’api, resina di pino e olio di jojoba. Tutti questi ingredienti sono certificati idonei al contatto con il cibo, sono naturali e mantengono le loro proprietà anche dopo centinaia di usi.

Apepak, quindi, rappresenta un’alternativa valida, oltre che ecosostenibile, all’utilizzo della plastica per la conservazione dei cibi. Si presenta come un panno di cotone e può essere usato per avvolgere e mantenere freschi pane, frutta, snack, spezie, oppure per portare a spasso un panino o riporre gli avanzi. Con il calore delle mani, Apepak si trasforma e assume la forma che gli diamo, mantenendo l’involucro sigillato ermeticamente. Questo materiale è adatto alla conservazione di molti cibi, tra cui frutta, verdura, pane, alimenti secchi. È ideale per ricoprire contenitori, piatti, brocche o terrine. L’unico uso sconsigliato – suggeriscono i produttori – è con la carne cruda perché rilascia molti succhi che potrebbero intaccare l’impermeabilità di Apepak e macchiarlo permanentemente, rendendo poi il lavaggio molto difficile.

Eh già, perché Apepak può essere lavato e riutilizzato fino a cento volte. Per garantirne la longevità, il prodotto va lavato in acqua fredda (non più di 20 gradi) e se necessario, strofinato leggermente con un po’ di sapone naturale. Da evitare l’esposizione a fonti di calore sopra i 30 gradi centigradi, la cera potrebbe sciogliersi deteriorando il prodotto.

L’idea e la realizzazione di Apepak vengono dalla cooperativa sociale Sonda, la cui missione è «offrire soluzioni domestiche a impatto ecologico che possano essere adottate giornalmente, diventare tradizione in famiglia con l’obiettivo di migliorare il futuro del nostro pianeta. In questo caso abbiamo utilizzato materie biologiche a filiera sostenibile, una produzione etica e una motivazione importante: creare un’alternativa agli involucri usa e getta», si legge sul sito ufficiale di Apepak.

Utilizzando abitualmente questo prodotto, si risparmia all’ambiente un metro quadrato di pellicola di plastica o incarti usa e getta che finirebbero altrimenti in mare. «Abbiamo calcolato che ogni volta che acquisti un Apepak, sostieni tre giorni di lavoro delle api da miele italiane, di apicolture a pratica sostenibile e libere da pesticidi certificate Biodiversity Friendly dalla WBA, trenta minuti di lavoro di un membro della cooperativa sociale Sonda, in genere una persona diversamente abile, o un ex tossico dipendente o un anziano, l’agricoltura di cotone da coltivazione biologico a filiera etica certificata GOTS», riferiscono i produttori.

Al momento Apepak è venduto soltanto online sul sito ufficiale, dove è possibile acquistare tre diversi formati (piccolo, medio e grande), a seconda dell’uso che dobbiamo farne. Presto, però, sarà possibile comprare questo prodotto innovativo anche nei negozi, presso rivenditori autorizzati, con l’augurio che Apepak diventi uno stile di vita per le famiglie italiane andando a sostituire la plastica monouso.

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