Sviluppo sostenibile, al via la Settimana europea 2019

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Al via oggi la Settimana Europea per lo Sviluppo Sostenibile (ESDW), che rappresenta un’occasione di confronto sui temi della sostenibilità ambientale, economica e sociale. L’evento, che durerà dal 30 maggio al 6 giugno 2019, richiama fortemente all’impegno per la realizzazione degli obiettivi dell’Agenda 2030, e ha lo scopo di intensificare la partnership tra gli Stati Membri e la collaborazione tra istituzioni e società civile.

La ESDW 2019 sottolinea l’urgenza di un impegno forte, generale e condiviso, per cambiare il modello di sviluppo e produrre quella transizione necessaria per garantire la sostenibilità economica, sociale, ambientale e istituzionale e quindi un futuro di benessere a questa e alle nuove generazioni.

Anche l’Italia partecipa a questa mobilitazione con una serie di eventi, manifestazioni, progetti e comunicazioni che hanno come tema principale la sostenibilità dello sviluppo. Nel nostro paese, il Festival dello Sviluppo Sostenibile dura ben 17 giorni (è partito il 21 maggio), tanti quanti sono gli Obiettivi di  sviluppo  sostenibile dell’Agenda  2030  sottoscritta  da 193  paesi  nel  2015, e coinvolge imprese, società  civile,  istituzioni e  cittadini  proprio  nel  momento  in  cui l’interesse per il futuro del pianeta e dei sistemi  economici  e  sociali raggiunge  livelli  mai  visti  finora, al  punto che quasi  l’85% degli italiani risulta a favore di politiche per lo sviluppo sostenibile.

Lotta al cambiamento climatico e transizione energetica, innovazione tecnologica e futuro del lavoro, lotta alla povertà e alle disuguaglianze, salute e sicurezza alimentare, educazione e formazione continua, cooperazione internazionale, infrastrutture e mobilità sostenibile, dialogo interreligioso e futuro dell’Europa, protezione dell’ambiente e sviluppo economico. Il Festival 2019 affronta le grandi sfide per l’Italia di oggi e di domani che sono al centro del dibattito culturale e politico, coinvolgendo i cittadini e, in particolare, i giovani.

Il claim del Festival 2019 “Mettiamo mano al nostro futuro” chiama tutti all’azione individuale e collettiva, dal mondo economico e imprenditoriale a quello della politica e delle istituzioni, dalle scuole alle università, dai cittadini agli operatori della cultura e dell’informazione. Tutti siamo invitati a mobilitarci per contribuire a cambiare passo verso uno sviluppo sostenibile che non lasci nessuno indietro, come ricorda l’Agenda 2030.

Questo concetto è stato fortemente ribadito nel corso della Conferenza “Le imprese e la finanza per lo sviluppo sostenibile. Opportunità da cogliere e ostacoli da rimuovere” tenutasi all’Auditorium Assolombarda di Milano. In questa occasione, le dieci associazioni imprenditoriali più rappresentative (Alleanza delle Cooperative Italiane, Confagricoltura, Confartigianato,  Cia – Agricoltori italiani, CNA, Confcommercio, Confesercenti, Confindustria, Banche Assicurazioni Finanza, Unioncamere, UtilItalia), tutte aderenti all’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) hanno invitato il Governo ad accelerare la transizione dell’Italia verso uno sviluppo sostenibile e ad aprire un tavolo di lavoro su questo tema presso la presidenza del Consiglio.

Per la prima volta, le dieci associazioni imprenditoriali aderenti al Patto di Milano hanno indicato in un documento congiunto le linee di azione necessarie per accelerare il passo verso gli Obiettivi di sviluppo sostenibile, affermando la necessità di “Creare un contesto idoneo allo sviluppo sostenibile, accelerare il decoupling tra crescita economica e pressione ambientale, affrontare la dimensione sociale della transizione ecologica del sistema produttivo, favorire lo sviluppo dei territori e la loro resilienza e promuovere un modello economico orientato allo sviluppo sostenibile”.

«La sostenibilità è sempre più considerata un fattore strategico dalle imprese oltre ad essere un importante elemento valoriale e reputazionale – ha commentato nella nota di lancio del Patto Pierluigi Stefanini, Presidente dell’ASviS – Allo stesso tempo, il mondo della finanza guarda con sempre più attenzione a realtà imprenditoriali innovative, rispondenti ai criteri Environmental, Social and Governance (ESG). Tali criteri obbligano ad un cambiamento di prospettiva e ad investire non tanto nell’ottica di un vantaggio immediato, ma in una prospettiva di medio-lungo termine».

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