Il nuovo governo punta su ambiente e sostenibilità, con una serie di misure volte a incentivare la svolta green, dal bonus auto per rottamare le vecchie macchine nelle città metropolitane al maxi-sconto sui saponi o alimentari sfusi, privi di confezione di plastica.
Lo prevede la bozza del cosiddetto decreto legge Clima “per il contrasto dei cambiamenti climatici e la promozione dell’economia verde”, annunciato dal ministro dell’Ambiente Sergio Costa e che dovrebbe essere all’ordine del giorno nel prossimo Consiglio dei Ministri.
Uno degli incentivi più rilevanti è quello per la rottamazione fino a 2mila euro: è riservato esclusivamente a chi ha la residenza nelle città metropolitane e per le auto fino alla classe euro 4. Il bonus dovrebbe valere per cinque anni e non è collegato all’acquisto di una nuova auto ma potrà può essere utilizzato per comprare abbonamenti al trasporto pubblico locale e regionale e per la sharing mobility con veicoli elettrici o comunque a zero emissioni. Previsti anche fino a 5mila euro per chi rinnova il parco auto nelle imprese di consegne.
Rimanendo in tema di mobilità, viene incentivato anche il trasporto scolastico sostenibile, con un fondo in favore del servizio di scuola bus a ridotte emissioni. Anche in questo caso vale solo per le città metropolitane, per le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado, comunali e statali. Lo stanziamento previsto è di 10 milioni di euro l’anno. Per le famiglie che scelgono lo scuolabus green, inoltre, sono previste detrazioni fino a 250 euro sulle spese effettuate.
Arriva anche un maxi-sconto sui saponi o alimentari sfusi, privi di confezione di plastica. «Al fine di ridurre la produzione di imballaggi per i beni alimentari e prodotti detergenti, per gli anni 2020, 2021 e 2022 è riconosciuto un contributo pari al 20% del costo di acquisto di prodotti sfusi e alla spina, privi di imballaggi primari o secondari». Lo sconto è diretto per gli acquirenti e sotto forma di credito di imposta, nel limite di 10 milioni l’anno, per i venditori.
Prende forma anche la spending review delle spese fiscali dannose per l’ambiente, con un taglio del 10% ai «sussidi ambientalmente dannosi», per avviare la loro progressiva cancellazione in 20 anni. Si prevede che già nel 2020 questa misura potrebbe portare circa due miliardi di euro nelle casse dello stato. Ad essere colpiti saranno, per esempio, gli sconti sull’acquisto di carburante per gli autotrasportatori e per l’agricoltura ma, come spiega l’articolo 6 della bozza di decreto, il 50% dei risparmi andrebbe girato alla promozione delle misure fiscali che sono invece amiche dell’ambiente e al finanziamento di modelli sostenibili di produzione e consumo.
Per quanto riguarda la Via, viene previsto un potenziamento con “un’analisi della coerenza dell’opera ai fini dei cambiamenti climatici nell’intero ciclo di vita, al fine di valutarne la neutralità climatica anche mediante interventi di compensazione”; inoltre viene introdotta una valutazione di impatto sanitario nei siti di bonifica di interesse nazionale; viene posta maggiore attenzione alla compatibilità della regolamentazione con le misure di protezione dell’ambiente, il progressivo ricorso alle fonti rinnovabili, la protezione della biodiversità e dei mari, l’indirizzo verso un’economia circolare, il contributo al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile individuati dalle nazioni unite.