C’è grande attesa oggi per il Climate Action Summit, l’incontro di capi di Stato e di governo organizzato a margine dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite di New York per fare il punto sugli sforzi di ciascuno in vista della 25esima Conferenza delle Parti, che si terrà il prossimo dicembre in Cile, e per decidere quali strategie attuare per fermare i cambiamenti climatici. Ogni Paese, su invito del Segretario Generale Antonio Guterres, che ha fortemente voluto l’incontro, porterà proposte concrete e non soltanto dichiarazioni d’intenti.
L’Agenda 2030 impone di ridurre le emissioni del 45 per cento, bloccare nuove centrali a carbone e porre fine ai finanziamenti delle energie fossili. A termine dell’incontro non verrà stilato alcun documento vincolante ma verrà presentata un dichiarazione già firmata da 30 capi di stato, Mattarella compreso. Fra gli interventi più attesi c’è naturalmente quello della Cina, mentre Paesi che producono un altissimo tasso di inquinamento come Brasile, Giappone, Arabia Saudita, Australia e Corea del Nord hanno già preannunciato che non presenteranno piani.
Il grande assente al summit sarà Donald Trump. Il presidente statunitense si è addirittura creato un altro impegno per giustificare il suo foirfait, ovvero un incontro a sostegno delle libertà religiose. Per l’Italia, in prima fila ci sarà il premier Giuseppe Conte, che interverrà nel tardo pomeriggio americano. Il nostro Paese – anche grazie al ruolo di leadership mondiale di diversi tra i nostri gruppi industriali – è tra i più virtuosi nel perseguire la decarbonizzazione dell’economia e la transizione verso fonti rinnovabili, in linea con gli obiettivi dell’Accordo di Parigi.
Significative le parole del ministro per l’Ambiente Sergio Costa, che ha sottolineato come “tutte le azioni dirette alla lotta al cambiamento climatico, alla lotta alla desertificazione, alla conservazione e alla tutela degli eco-sistemi, alla protezione degli oceani e dei mari, alla preservazione della biodiversità, al superamento della logica dei rifiuti, alla promozione della circolarità, tutte queste azioni sono fra di loro collegate e interrelate. Ciascuna azione in un ambito ha ricadute positive negli altri ambiti. E, simmetricamente, ogni non azione su un terreno impatta negativamente anche sugli altri terreni. È questo del resto lo spirito dell’Agenda 2030”.
Queste le parole pronunciate dal ministro davanti ai rappresentanti di tutti Paesi del mondo al Climate Action summit delle Nazioni Unite di New York. “Apprezzo l’approccio olistico che individua nessi nelle diverse aree delle nostre attività e punta a legare sfere solo apparentemente separate, ma in realtà profondamente interconnesse – continua– Possiamo progredire verso un pianeta più verde e più sostenibile solo se non trascuriamo alcun fronte, se non lasciamo indietro alcun Paese. Le sfide che abbiamo davanti si vincono solo se siamo capaci di inquadrarle in un’unica visione, e di affrontarle con unità di intenti”.
Il WWF, invece, fa parlare un panda per chiedere un impegno senza precedenti ai leader mondiali con una Dichiarazione Straordinaria per la Natura e le Persone. “Se sono qui è perché il tempo sta per scadere”. Esordisce così il Panda che, in un video di animazione ideato da Paolo Marcellini (che ne ha curato anche la regia) e doppiato da Luca Ward parla all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Nel video del WWF Italia il Panda dal podio sferza i delegati dei Paesi dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite: “Appena 50 anni fa la mia specie era praticamente estinta. Grazie al lavoro del WWF ed ai suoi sostenitori oggi siamo salvi. Ora, però, moltissime altre specie sulla Terra sono in pericolo. Ed è vostra la responsabilità”.
“L’Amazzonia è in fiamme e la deforestazione ovunque colpisce le comunità più deboli, gli animali e il clima. I crimini che state perpetrando non sono solo crimini contro la Natura. Sono crimini contro voi stessi. Sono crimini contro l’Umanità”. Il video si conclude con un appello del Panda: “Vi chiediamo un New Deal, una vera rivoluzione ecologica che guidi la vostra economia. Diventate protagonisti della soluzione: Now or never!”.