Roma, una pista di atletica ricavata da scarpe da ginnastica riciclate

La pista è dedicata a Pietro Mennea. Tra le 27mila paia di scarpe di gomma utilizzate ci sono anche quelle del grande campione.

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Una pista di atletica di 60 metri con tre corsie, ricavata dal riciclo di scarpe da ginnastica usate, tra cui ce n’è un paio speciale, appartenuto a Pietro Mennea, campione olimpico a Mosca nel 1980 e detentore del primato mondiale dei 200 metri piani per 17 anni, dal ’79 al ’96. Ed è proprio all’atleta che è dedicata la “Pista di Pietro”, un’idea di Paolo Masini, presidente e fondatore del Roma Bpa e Nicolas Meletiou, fondatore del progetto “Esosport” di Eso Società Benefit, per la raccolta di sneakers usate, e che vede anche  la collaborazione diretta di Manuela Olivieri Mennea, moglie del campione dei 19”72 di Città del Messico.

“Le scarpe di Pietro sono il lievito madre di questo progetto – spiega Masini – che mira poi a diffondersi a partire dai luoghi della formazione”. Un metro quadrato della pista è realizzato con 70 paia di scarpe. “Ciò significa che con un’operazione del genere abbiamo risparmiato 27mila paia di scarpe dalla discarica”.

“Si tratta del primo passo importante di quello che sarà un lungo percorso itinerante all’insegna della passione per lo sport e del processo del riciclo”, chiarisce Nicolas Meletiou. L’iniziativa si colloca nell’ambito degli eventi organizzati dalla rappresentanza in Italia della Commissione europea e dalla Federazione italiana di atletica leggera per incentivare la pratica dello sport ed educare all’importanza del riciclo per la salvaguardia dell’ambiente.

La pista è removibile e potrà per questo essere adottata da scuole, impianti sportivi ed enti locali di tutta Italia. “Un progetto virtuoso che coniuga sport e buone pratiche ambientali – precisa Masini -. La scelta di Manuela Olivieri Mennea, che ha deciso di donare un paio di scarpe di Pietro, inoltre, rappresenta un gesto simbolico di forte impatto emotivo. A testimonianza che “La Pista di Pietro” contiene una parte del sogno di Pietro Mennea di continuare a correre e di far vivere questa esperienza ai giovani”.

Ed è proprio ai giovani che gli organizzatori del progetto rivolgono una sfida: nella settimana europea dello sport, infatti, gli studenti sono stati invitati a correre sulla pista di Pietro per cercare di avvicinarsi il più possibile al record di 6’68” ottenuto da Mennea sui 60 metri indoor nel 1976. All’arrivo, ogni concorrente ha ricevuto un attestato riportante il tempo di gara, firmato da Manuela Olivieri Mennea.

“La Pista di Pietro” è realizzata con il sostegno della rappresentanza in Italia della Commissione europea, il contributo del Credito Sportivo, della Federazione italiana di atletica leggera e della Vibram.

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