Raccolta differenziata: dove butto guanti monouso e mascherine?

Con l'emergenza coronavirus è aumentato l'utilizzo di guanti in lattice e mascherine. Ma dove si buttano per smaltirli correttamente e salvaguardare l'ambiente e la nostra salute? La risposta nella nostra rubrica in collaborazione con SmartRicicla

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L’emergenza coronavirus ha posto tutti noi di fronte a una nuova sfida circa la raccolta differenziata. L’esigenza di contenere il contagio e, quindi, di evitare il più possibile di venire a contatto con superfici potenzialmente infette ha ampliato notevolmente la diffusione dei guanti monouso, utilizzati soprattutto in ambito medicale e professionale.

Da qui nasce anche l’esigenza di smaltirli correttamente ma, prima di capire dove gettarli, è importante conoscere le diverse tipologie di guanti monouso in commercio. Scopriamole insieme nella nostra rubrica in collaborazione con SmartRicicla.

La prima e più nota sia in ambiente domestico che nei luoghi di lavoro è quella dei guanti in lattice, un prodotto biodegradabile che assicura un elevato livello di sensibilità, elasticità ed impermeabilità. Queste loro caratteristiche li rendono assimilabili alla plastica ma in realtà il lattice è un prodotto naturale, ricavato dall’incisione delle cortecce degli alberi della gomma. Al termine del suo utilizzo, perciò, questo tipo di guanto deve essere buttato nel bidone dell’indifferenziato per essere smaltito in discarica o attraverso termovalorizzatori oppure riassorbito dall’ambiente, essendo completamente biodegradabile e quindi in grado di decomporsi nel giro di qualche mese.

Anche i guanti monouso in nitrile vanno conferiti nell’indifferenziata, non essendo possibile smaltirli con un processo specifico di riciclo. Il nitrile è una gomma sintetica molto elastica, dotata di resistenza meccanica e chimica, sensibilità ed ergonomia, tutte caratteristiche che rendono questo materiale ideale per chi manipola alimenti o ha necessità di massima protezione lavorando a contatto con sostanze chimiche e/o fluidi corporei. Il nitrile è prodotto a partire da un composto organico e, data la sua natura, non può essere destinato al riciclo e quindi a una parziale o totale riutilizzazione. Va perciò conferito nel secco indifferenziato.

Sorte differente per i guanti monouso in vinile, altro nome del polivinilcloruro, noto ai più con la sigla PVC, che invece vanno conferiti nella raccolta differenziata della plastica. Questi guanti professionali hanno una sensibilità e una resistenza minore rispetto a quelli in nitrile ma l’aggiunta dei plasticizzanti li rende malleabili, modellabili, morbidi ed elastici. Il vinile è un materiale prodotto chimicamente che, grazie all’aggiunta di sostanze plastificanti, subisce un processo di smaltimento differente rispetto ai guanti in lattice e nitrile.

Se destinato alla discarica e quindi agli inceneritori, questo tipo di guanto disperderebbe nell’aria sostanze pericolose per l’ambiente e la salute umana. Il PVC infatti è formato in parte da molecole di cloro organico, il quale durante la fase di combustione genera una serie di composti chimici della famiglia delle diossine: si tratta di una serie di gruppi molecolari altamente tossici, spesso portatori di elementi cancerogeni. Per tali motivi, i guanti in vinile devono essere destinati alla raccolta della plastica e di conseguenza a speciali impianti di riciclo: attraverso il recupero dei vari materiali plastici, è possibile non solo ottenere nuovi prodotti, ma anche calore ed energia elettrica.

Non solo guanti monouso ma anche mascherine. Sono tanti quelli che per proteggersi dal rischio infezione indossano mascherine protettive quando escono di casa per andare al lavoro o a fare la spesa al supermercato. È importante ribadire che, tranne nel caso di mascherine lavabili, questi prodotti vanno buttati ogni volta dopo l’uso. Non è possibile, infatti, riutilizzarle né tantomeno riciclarle. Ciò significa che le mascherine protettive monouso vanno gettate nella raccolta dell’indifferenziato.

Conoscere i prodotti che utilizziamo, la loro composizione e il loro corretto processo di smaltimento ci aiuta a salvaguardare l’ambiente e la salute in un momento già così delicato.

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