Carta, cartone e cartoncino possono vivere quasi all’infinito, basta separarli accuratamente, non gettandoli nell’indifferenziato. La carta, infatti, più che un rifiuto rappresenta una ricchezza per l’ambiente e il suo recupero consente di risparmiare risorse preziose. È vero che, essendo composta principalmente di cellulosa, la carta è un materiale biodegradabile ma il suo riciclo consente di salvare numerosi alberi, consumare meno acqua e risparmiare sia in termini energetici che economici.
Per avere un’idea dei vantaggi del riciclo della carta basta pensare al suo processo di produzione. Per ottenere una tonnellata di carta, infatti, occorrono 15 alberi, 440.000 litri di acqua ed energia pari a 7.600 kW di elettricità. Numeri che si riducono notevolmente nel processo di riciclo, portando praticamente a zero la quantità di alberi abbattuti. Anche l’energia impiegata si riduce di due terzi mentre la quantità di acqua necessaria scende a 1.800 litri. Con il riciclo, inoltre, si dimezzano le emissioni di CO2.
La filiera cartaria – ricorda Comieco, il Consorzio Nazionale Imballaggi a base cellulosica – è un tipico esempio di economia circolare in quanto realizza un biomateriale utilizzando per il 57% della produzione complessiva fibre da riciclo, in termini quantitativi pari ad oltre 5 milioni di tonnellate (dati 2018). Nel comparto degli imballaggi il tasso di riciclo nel 2018 ha raggiunto l’81% dell’immesso al consumo, ben oltre l’obiettivo del 75% fissato al 2025 dalla nuova direttiva europea in via di recepimento e in linea con l’obiettivo dell’85% per il 2030.
Dati incoraggianti, dunque, ma è importantissimo proseguire su questa scia e, per farlo, occorre l’impegno di tutti noi nel differenziare e conferire correttamente carta e cartone. Le regole per una corretta raccolta differenziata di carta e cartone sono poche e semplici:
- Carta e cartone da riciclare vanno depositati all’interno degli appositi contenitori
- Gli imballaggi con residui di cibo non vanno nella raccolta differenziata di carta e cartone. Generano cattivi odori creano problemi nel processo di riciclo.
- Gli scontrini non vanno gettati con la carta perché sono fatti con carte termiche che generano problemi nel riciclo
- La carta oleata – come quella di formaggi o salumi – non è riciclabile.
- I fazzoletti di carta non vanno nella raccolta differenziata. Sono antispappolo e quindi difficili da riciclare
- La carta sporca di sostanze velenose come vernici o solventi non è riciclabile.
- I materiali non cellulosici come punti metallici o nastri adesivi vanno separati dalla carta
- Le scatole e gli scatoloni vanno appiattiti e compressi per ridurne il volume
- Il sacchetto di plastica usato per portare la carta al contenitore apposito non va poi buttato con la carta.
Un capitolo a parte lo merita il cartone della pizza: carta o indifferenziato? Dipende. Va buttato nel contenitore di carta e cartone solo se è completamente pulito e privo di residui di cibo. Nel caso in cui il cartone è molto unto e/o ha residui di cibo va conferito nell’umido o indifferenziato, a seconda di quanto stabilito dal proprio Comune.
È importante ricordare, infatti, che ogni Comune ha le sue regole quindi è bene informarsi su quelle in vigore nel proprio. Tuttavia, in collaborazione con SmartRicicla, abbiamo stilato un elenco di tutti i materiali che possono essere conferiti nel contenitore della carta.
COSA VA NELLA CARTA
- giornali
- riviste
- fumetti
- dépliant
- libri
- quaderni
- fogli per fotocopie
- volantini
- sacchetti per la spesa di carta
- libretti per le istruzioni e bugiardini
- ricette mediche
- bollette
- pirottini
- imballaggi in cartone ondulato
- contenitori per frutta e verdura in cartone
- contenitori di latte, bevande e succhi di frutta in Tetrapak
- scatole di carta (da quelle delle scarpe alle confezioni di dentifricio o prodotti alimentari)
COSA NON VA NELLA CARTA
- carta sporca (fazzoletti, carta assorbente)
- carta alluminio per alimenti
- carta forno
- carta carbone
- carta con residui di colla
- scontrini fiscali
- ricevute POS/bancomat
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