Earth Day 2020, per i suoi 50 anni la Giornata della Terra diventa digital

Si celebra oggi 22 aprile la Giornata della Terra con tante iniziative online all’insegna della speranza e dell’impegno per combattere i cambiamenti climatici

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“Il 22 aprile, inonderemo il mondo di speranza, ottimismo e azione. Ti unirai a noi?” Questo l’invito rivolto dalla Giornata della Terra 2020 (Earth Day 2020) che si celebra oggi. La manifestazione, giunta quest’anno al 50esimo anniversario, è la più importante a livello globale. Fino al 2019 era stata una mobilitazione fisica di milioni di individui, oggi a causa del coronavirus e delle misure di lockdown si è trasformata in un evento digitale. Una gigantesca maratona virtuale che, per 24 ore, attraverserà il Pianeta e raccoglierà azioni grandi e piccole, testimonianze e impegni a favore del Pianeta.

“Il coronavirus può costringerci a mantenere le distanze, non ci costringerà a mantenere bassa la voce”, spiegano gli organizzatori dell’Earth Day 2020. “L’unica cosa che cambierà il mondo è chiedere tutti assieme un nuovo modo di procedere. Potremmo essere separati, ma grazie al potere dei media digitali, siamo anche più connessi di prima”.

Sia online che di persona, l’obiettivo della Giornata della Terra rimane invariato: unire centinaia di milioni di persone in tutto il mondo per fare pressione sui leader mondiali affinché agiscano sul degrado ambientale e sui cambiamenti climatici.

IL TEMA – Proprio i cambiamenti climatici sono al centro della Giornata della Terra 2020. L’enorme sfida che il climate change porta con sé è l’argomento più urgente per questo 50° anniversario. Ormai non ci sono più dubbi: l’attività umana sta accelerando il riscaldamento globale a un ritmo allarmante. Gli scienziati hanno lanciato l’allarme avvertendo che abbiamo poco più di un decennio per dimezzare le emissioni ed evitare gli impatti più devastanti del cambiamento climatico su fornitura alimentare, sicurezza nazionale, salute globale, condizioni meteo e altro ancora.

Mentre i grandi del Pianeta temporeggiano e inseguono la via dei negoziati Onu per trovare la quadra al problema, il cambiamento può partire dal basso. Come? Con una serie di azioni, piccole o grandi, che ognuno di noi può compiere ogni giorno.

LA STORIA – Nata il 22 aprile 1970 per sottolineare la necessità della conservazione delle risorse naturali della Terra, nel tempo, la Giornata della Terra è divenuta un avvenimento educativo ed informativo. I gruppi ecologisti lo utilizzano come occasione per valutare le problematiche del pianeta: l’inquinamento di aria, acqua e suolo, la distruzione degli ecosistemi, le migliaia di piante e specie animali che scompaiono, e l’esaurimento delle risorse non rinnovabili.

Tra i promotori della Giornata della Terra ci fu il senatore Democratico statunitense Gaylord Nelson, che aveva già organizzato una serie di incontri e conferenze dedicati ai temi dell’ambiente. “Tutte le persone, a prescindere dall’etnia, dal sesso, dal proprio reddito o provenienza geografica, hanno il diritto ad un ambiente sano, equilibrato e sostenibile”, queste le parole pronunciate dal senatore all’epoca.

Nel 1969 a Santa Barbara, in California, ci fu uno dei più gravi disastri ambientali degli Stati Uniti, causato dalla fuoriuscita di petrolio da un pozzo della Unione Oil. L’incidente riaffermò con forza la necessità di occuparsi delle tematiche ambientali, sensibilizzando l’opinione pubblica e il mondo politico.

Il 22 aprile 1970, 20 milioni di cittadini americani si mobilitarono per una manifestazione a difesa della Terra. I gruppi che singolarmente avevano combattuto contro il degrado ambientale, improvvisamente compresero di condividere valori comuni. Migliaia di college e università organizzarono proteste contro il degrado ambientale: da allora il 22 aprile prese il nome di Earth Day, la Giornata della Terra.

L’Earth Day ha contribuito in modo determinante alla creazione del primo Summit sulla Terra, svoltosi nel 1992 a Rio de Janeiro, la prima conferenza mondiale che riunì capi di Stato e di Governo per discutere sulle misure per migliorare lo stato di salute del Pianeta. Ma la vera svolta si è avuta negli anni 2000 con lo sviluppo di Internet, che ha consentito di allargare enormemente la partecipazione all’Earth Day che ormai supera il miliardo di persone in tutto il mondo, unite dagli stessi obiettivi: la lotta al cambiamento climatico, la responsabilizzazione individuale verso un consumo sostenibile, lo sviluppo di una green economy.

GLI EVENTI – La Giornata della Terra 2020 comprende un programma poliedrico finalizzato ad attivare l’impegno individuale in modo sicuro e responsabile. Intitolato “24 Hours of Action”, mostrerà ogni ora un’azione che le persone possono compiere per proteggere ambiente, clima ed società. Ad affiancarlo, un palinsesto digitale di 15 ore su www.earthday.org, con contenuti interattivi e live streaming.

Inoltre, le persone possono partecipare a Earth Challenge 2020 , un’iniziativa globale per creare la più grande comunità di Citizen Science (Scienza dei cittadini). Grazie ad un app, disponibile in 11 lingue, i cittadini potranno inviare segnalazioni su qualità dell’aria e inquinamento da plastica che saranno inserite in un unico database mondiale.  

Sarà possibile anche tenersi informati grazie alla maratona digitale #Earthrise, che collegherà virtualmente il pianeta con discussioni, inviti all’azione, spettacoli e video didattici. L’Italia aprirà le celebrazioni mondiali con uno speciale dedicato a Papa Francesco nel quinto anniversario della sua Enciclica ecologica, il Laudato si’. Su Rai Play andrà in onda #OnePeopleOnePlanet, staffetta digitale che raccoglierà assieme artisti, scienziati, giornalisti, rappresentanti istituzionali e gente comune in una diretta streaming di 12 ore. Sarà uno spazio dedicato a educazione ambientale, tutela della natura e sviluppo sostenibile, solidarietà, partecipazione.

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