Le frontiere restano ancora chiuse, almeno in Italia, e non potremo tornare a viaggiare prima della prossima settimana. Tuttavia, l’aereo elettrico più grande del mondo è pronto al decollo. Il Cessna Caravan volerà oggi per 20 minuti nei cieli dello stato di Washington (USA). Equipaggiato per trasportare nove passeggeri, viaggerà solo con il pilota collaudatore, che intraprenderà il volo inaugurale viaggiando ad una velocità di 183 km/h. Il costruttore di motori magniX spera che l’aeromobile possa entrare in servizio entro la fine del 2021 e avere un’autonomia di 160 km.
Prima della pandemia di coronavirus, l’aviazione era una delle fonti in più rapida crescita di emissioni di carbonio. Secondo dati diffusi dall’Air Transport Action Group, consorzio di esperti del settore dell’aviazione che si occupa di questioni relative allo sviluppo sostenibile, il settore sarebbe responsabile del 2% circa delle emissioni di CO2 prodotte dall’attività umana a livello mondiale (il 3% di quelle Europee).
Volare produce 285 grammi di CO2 per ogni passeggero (una media di 88 persone a volo) per ogni chilometro percorso. Un’auto ne produce 42 per passeggero per chilometro. Circa 8 tonnellate su 10 di questa CO2 emessa riguarda tratte lunghe, oltre i 1500 km.
L’impatto delle emissioni aumenta con l’altitudine; inoltre, le formazioni nuvolose generate dalle scie degli aerei intrappolano le radiazioni nell’atmosfera. Considerando questi elementi, l’impatto dell’industria aereonautica sul cambiamento climatico è più elevato.
Decine di aziende stanno lavorando su un prototipo di aereo elettrico, anche se saranno necessarie importanti innovazioni per ridurre il peso delle batterie prima che i veicoli di grandi dimensioni possano percorrere distanze significative con la sola energia elettrica. Altre fonti di energia in fase di sperimentazione includono celle a combustibile a idrogeno e biocarburanti.
Roei Ganzarski, amministratore delegato di magniX, ha affermato che gli attuali aeroplani sono costosi da gestire e molto inquinanti. “Un aereo elettrico avrà un costo inferiore del 40% -70% per ora di volo – ha sottolineato – Ciò significa che gli operatori saranno in grado di trasportare più aerei negli aeroporti più piccoli, il che significa un’esperienza più breve e porta a porta, senza emissioni nocive di CO2″.
Nel giugno 2019, un’altra compagnia, Ampaire, ha pilotato un velivolo alimentato da un motore ibrido. Gli analisti affermarono all’epoca che l’industria aeronautica si sarebbe mossa verso motori ibridi ed elettrici per rotte lunghe meno di 1.000 miglia molto più rapidamente di quanto molti pensassero.
Tra le altre società che sviluppano progetti simili ci sono Zunum Aero, che sta costruendo un aereo elettrico da 27 posti per una distanza di 1000 km circa, e il produttore di motori Rolls-Royce, il cui programma Accel mira a produrre l’aereo completamente elettrico più veloce fino ad oggi. La compagnia tedesca Lilium sta lavorando ad un aereo taxi elettrico a cinque posti alimentato a jet.
La strada da percorrere per ridurre le emissioni inquinanti degli aerei è ancora lunga e incerta ma c’è la ferma volontà di perseguire questo obiettivo e rendere il settore aeronautico ecosostenibile e meno dannoso per l’ambiente.