Caldo, +42% su bolletta per uso condizionatori e povertà energetica

L'allarme lanciato da una ricerca condotta dall’Università Ca’ Foscari Venezia e dal Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici

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© Carlos Linder on Unspalsh

Con il caldo e l’afa di questi giorni aumenta anche l’uso dei condizionatori che, tradotto, significa un aumento del 42% sulla bolletta degli italiani, ma anche il rischio di povertà energetica.

L’allarme viene lanciato da una ricerca condotta dall’Università Ca’ Foscari Venezia e dal Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (Cmcc) che segnala come la crisi climatica globale porti a spendere +42% in energia elettrica, in particolare a causa dell’uso dei condizionatori d’aria. L’aumento dei fenomeni di picchi di calore e il generale innalzamento delle temperature fanno aumentare notevolmente l’utilizzo dell’aria condizionata, che a sua volta fa innalzare la bolletta elettrica. Da qui anche l’allarme per la povertà energetica legata al consumo di elettricità, considerando che le famiglie spendono in media il 5% del reddito annuale in bollette relative al consumo di elettricità.

È importante oggi più che mai informare e divulgare l’importanza della consapevolezza nell’uso dell’energia elettrica. Nel periodo estivo si fa grande uso dei climatizzatori, soprattutto in queste ultime estati e l’attuale che potrà raggiungere picchi sino a 40 gradi.

Se da un lato i condizionatori d’aria sono strumenti fondamentali per combattere il caldo, soprattutto nelle fasce più a rischio come anziani, malati o bambini, è altrettanto importante fare le giuste scelte ecosostenibili. È importante acquistare climatizzatori in fascia A, A+ o A++ con un migliore indice di efficienza energetica possibile. L’apparecchio dovrebbe essere scelto secondo un calcolo della potenza necessaria per gli ambienti da refrigerare: attraverso un semplice calcolo possiamo identificare lo strumento che fa al caso nostro in base ai metri quadri da climatizzare, i metri cubi, e dunque ottenere la potenza richiesta dell’apparecchio che viene espressa in BTU.

A tal proposito è bene scegliere climatizzatori eco-friendly, che usino ad esempio gas propano naturale e ad alta efficienza, come l’R290. Poi è consigliabile l’uso degli apparecchi nelle fasce più calde della giornata, evitando di utilizzarlo quando non strettamente necessario. Si possono preimpostare gli orari di avviamento dell’aria condizionata grazie ai timer che sono presenti in ogni apparecchio. Per una migliore igiene e per una migliore performance energetica degli apparecchi è importante pulire e sanificare costantemente i filtri.

Gli autori dello studio guidati da Enrica De Cian, docente di Economia ambientale a Ca’ Foscari e responsabile del team di ricerca del progetto Erc Energya spiegano: “I dati che abbiamo analizzato rivelano che in Spagna il 18,5% delle famiglie spende più del 5% del proprio budget in elettricità – afferma l’economista dell’università veneziana – Queste percentuali sono generalmente più alte nei paesi freddi, arrivando al 24,2% in Svezia. In Francia e Svizzera troviamo numeri più bassi: 8% e 5% rispettivamente”.

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