Il Cammino dei Protomartiri Francescani è un percorso, strutturato in 6 tappe, che si muove nel territorio della diocesi di Terni-Narni-Amelia. Il tracciato attraversa i comuni di origine dei cinque Protomartiri Bernardo, Ottone, Accursio, Adiuto e Pietro ed è un anello che parte e arriva a Terni, dove è situato il Santuario Antoniano dei Protomartiri Francescani.
Se all’apparenza il cammino sembra poter ispirare i viandanti mossi da un’esigenza religiosa, in realtà l’esperienza è adatta a tutti coloro che amano la natura e l’immersione nei paesaggi della storia e della nostra cultura.
Il percorso, lungo 101 km, è caratterizzato da 6 tappe che coincidono con i luoghi che hanno dato i natali ai cinque Protomartiri. La loro importanza è legata al fatto che furono i primi dell’Ordine francescano a morire per la loro fede; infatti erano stati inviati da Francesco d’Assisi in Spagna per portare avanti l’evangelizzazione del territorio, allora in mano ai Saraceni. Fatti prigionieri, vennero portati in Marocco, dove vennero uccisi nel 1220 perché non accettarono di smettere di predicare.
La prima tappa va da Terni a Stroncone, un meraviglioso borgo medievale dalle stradine strette e tortuose, con scalinate e arcate che conservano ancora intatto il sapore della storia e del passato. Prima di arrivare a Stroncone, in un continuo saliscendi sulle colline ternane, si intercetta l’abbazia di San Benedetto in Fundis. Risalente al IX-X secolo, l’abbazia dovette mantenere stretti rapporti con i monasteri e i castelli vicini, nonostante la sua posizione in isolamento tra boschi di castagni e uliveti.
Oggi la chiesa, in completo stato di abbandono e priva del tetto, mostra ancora la pianta basilicale a tre navate con absidi contrapposte e il presbiterio rialzato, dove è possibile vedere il rudere della cattedra. Degno di nota è anche il monastero di San Simeone, ripristinato di recente, dopo aver versato per molto tempo nello stato di rudere. La struttura, situata ai piedi del monte Rotondo, è collocata tra la valle ternana nella parte anteriore e dirupi scoscesi nella parte posteriore e conserva al suo interno dei meravigliosi affreschi.
Nella tappa da Stroncone a Calvi dell’Umbria il viandante potrà incontrare lo Speco di San Francesco, uno dei santuari più importanti del francescanesimo, nelle vicinanze di Narni. Lo speco è una spaccatura lunga 60 m che scende quasi verticalmente nella vallata sottostante; qui giunse San Francesco nel 1213, quando il luogo era conosciuto come Eremo di Sant’Urbano.
Nel santuario sono conservati numerosi affreschi e dietro l’abside c’è l’antico pozzo da cui, secondo la tradizione, fu attinta l’acqua che fu mutata in vino da San Francesco. Merita attenzione anche il centro storico di Calvi dell’Umbria dai vicoli medievali e con i resti delle mura e delle torri; inoltre, i muri delle case sono stati abbelliti con murales relativi alla Natività, realizzati nel tempo da pittori italiani e stranieri. Nella chiesa di Sant’Antonio è conservato un monumentale presepe in terracotta policroma realizzato nel 1546.
Il percorso tra Calvi dell’Umbria e Narni riserva notevoli sorprese: dalle fortificazioni medievali e il castello di Otricoli all’imponente Rocca Albornoziana di Narni fino alle numerosissime chiese sparse lungo la strada. La bellezza di Narni è davvero inestimabile: solo chi l’ha vista riesce ad averne un’idea. Il palazzo dei Priori, tra i più bei monumenti di architettura civica, lo splendore della cattedrale di San Giovenale, la storia nascosta della Narni sotterranea e molte altre chiese, tutte particolarmente interessanti per architettura e patrimonio pittorico-decorativo, fanno di Narni un luogo assolutamente da conoscere.
Nelle vicinanze di Narni Scalo si può scorgere, completamente immerso nella natura, quel che rimane del ponte di Augusto; spostando lo sguardo verso il monte di Santa Croce, come sospesa sulle pendici scoscese, appare maestosa l’abbazia di San Cassiano. La tappa successiva è San Gemini, con la bellissima abbazia di San Niccolò, il palazzo del Capitano del Popolo e tantissimi altri edifici storici; tra Terni e San Gemini è situato il parco archeologico di Carsulae, antico municipio romano. Di quest’ultimo sono oggi visibili, grazie agli scavi effettuati, una buona parte della zona del Foro, con i resti della basilica e di due templi gemelli, il Teatro, l’Anfiteatro e l’arco di San Damiano. La costruzione della vicina chiesa medioevale di San Damiano, risalente all’XI secolo, ha visto un massiccio reimpiego di materiale edilizio di età romana.
Passando per i numerosi palazzi nobiliari di Cesi, dotata ancora oggi delle mura difensive medievali, si ritorna a Terni, con la sua basilica di San Valentino, la cattedrale e numerosissime chiese; nei dintorni si possono visitare la Cascata delle Marmore e il lago di Piediluco, posto tra alture ricoperte di lecci, sulle cui sponde si estende il caratteristico paesino di pescatori con case colorate.
Tra spiritualità e natura, un cammino che stupisce ad ogni passo.