Un tempo erano considerate il “pane dei poveri” per le loro straordinarie proprietà energetiche e nutritive. Le castagne, tipico frutto autunnale, hanno un elevato potere nutrizionale e apportano numerosi benefici all’organismo: dalla loro polpa si ricava una farina di castagna utilizzata una serie di applicazioni, dal pane ai piatti dolci e salati. Con il tempo, l’uso delle castagne in cucina si è molto ampliato e le pietanze che si ottengono da questo frutto sono davvero molte e variegate.
Le castagne appartengono alla famiglia delle fagaceae e sono il frutto dell’albero selvatico Castanea sativa, dal quale, in seguito a innesti e potature, ne è nata una vera e propria coltivazione. Sono molto diffuse nell’Europa meridionale e in particolare in Italia. Le migliori castagne mede in Italy arrivano da sei località, da Nord a Sud del Paese. In particolare: Cuneo (Piemonte), Combai (Veneto), Marradi (Toscana), Vallerano (Lazio), Montella (Campania, zona dell’avellinese), Roccaspide (di nuovo Campania, zona del Cilento).
Proprietà nutritive delle castagne
Per dare un’idea della ricchezza di questo frutto, basti pensare che 100 grammi di castagne ci regalano il 9 per cento del ferro del quale abbiamo bisogno, il 10 per cento del potassio e il 14 per cento del magnesio. Un tesoro. Da qui le qualità della castagna come rimedio naturale per i problemi intestinali, per rafforzare le ossa e i muscoli, per migliorare la circolazione.
La castagna è composta per circa il 50% da acqua, da carboidrati, proteine, grassi, fibre e ceneri; discreta la presenza di minerali tra cui annoveriamo sodio, calcio, fosforo, magnesio, ferro, potassio, zinco, rame e manganese. Per quanto riguarda le vitamine troviamo: vitamina A, B1 (tiamina), B2 (riboflavina), B3 (niacina), B5, B6, B9 (acido folico), b12, C e D. Tra gli aminoacidi presenti nelle castagne citiamo l’acido aspartico, l’acido glutammico, arginina, alanina, glicina, leucina, prolina, serina e treonina.
Benefici delle castagne
Estremamente ricche di glucidi, le castagne hanno proprietà energetiche e risultano particolarmente adatte nei casi di astenia fisica e mentale. Il loro consumo è utile per combattere anemia e influenza stagionale, grazie all’elevato contenuto di sali minerali quali il ferro, il fosforo, il potassio, il magnesio e il calcio. La fibra contenuta nella castagna favorisce la motilità intestinale, riducendo l’ipercolesterolemia.
La presenza di acido folico, in grado di prevenire l’insorgere di alcune malformazioni a livello fetale, rende le castagne particolarmente indicate in gravidanza. Grazie alla presenza di vitamina B e di fosforo, le castagne contribuiscono al mantenimento dell’equilibrio nervoso; il potassio è utile per rinforzare i muscoli, il fosforo collabora alla costituzione del tessuto nervoso, lo zolfo è antisettico e disinfettante, il sodio è utile alla digestione, il magnesio agisce sulla rigenerazione dei nervi.
Le castagne non contengono glutine e sono quindi consumabili da tutte le persone interessate dal morbo celiaco. Tuttavia, è proprio l’alta percentuale di carboidrati che rende le castagne un alimento abbastanza calorico da gustare con moderazione.
Quante calorie hanno le castagne?
Le castagne forniscono un elevato apporto energetico: 100 grammi di castagne fresche contengono circa 153 calorie, che scendono a 120 dopo la lessatura; nello specifico, contengono 3,2 grammi di proteine, 1,8 grammi di grassi e 33 grammi di carboidrati. Per non sbilanciare la propria dieta giornaliera, dunque, si può sostituire una fetta di pane con alcune castagne sia a pranzo che a cena.
Le castagne in cosmetica
In ambito fitocosmetico la polpa delle castagne, cotta e setacciata, trova impiego nella preparazione di maschere facciali detergenti ed idratanti. Per sfruttarne tutte le proprietà benefiche è sufficiente preparare un infuso da riutilizzare anche come tonico astringente della pelle. La polpa delle castagne invece può trasformarsi in un’ottima crema fluida da utilizzare come detergente o maschera emolliente per il viso.
Controindicazioni delle castagne
Le castagne portano un evitabile senso di gonfiore e dovrebbero essere consumate con cautela da chi soffre di disturbi digestivi, in particolare di flatulenza, meteorismo o gonfiore.