L’autunno è il periodo ideale per viaggiare alla scoperta dei piccoli centri. L’Italia è ricca di borghi che conservano un sapore antico, immersi in paesaggi meravigliosi e verdeggianti, nei quali è bello perdersi. I vicoletti, le case in pietra, la tradizione che si mescola alla modernità, il gusto della riscoperta di un tempo e uno spazio che sembrano completamente distanti dalla città e dai suoi ritmi frenetici.
Visitare un borgo significa vivere un’esperienza immersiva, che unisce la bellezza dei luoghi alla sua storia e alla sua arte: chiese, musei ma anche tradizione enogastronomica, buon cibo e momenti conviviali in un piccolo universo più a misura d’uomo.
Visitare un borgo è un’esperienza di turismo sostenibile e lento, che permette di ritrovare quella sintonia con l’ambiente circostante e con la natura, di rallentare il ritmo e di entrare in contatto con se stessi, cose che vivendo in città spesso non riusciamo a fare.
Nei piccoli centri è ancora vivo il senso di comunità e di identità, si conservano saperi e mestieri, e chi viaggia alla scoperta di un borgo entra in contatto con i residenti, impara a conoscerne usi e costumi e torna a casa sicuramente più ricco di com’era partito.
I borghi sono piccole perle da scoprire, mete ideali per una gita fuori porta, per una giornata all’insegna del relax, della cultura e – alcune volte – anche dell’avventura, capaci di regalare a chiunque l’esperienza di una dimensione di vita autentica a contatto con la natura e la storia.
Da Nord a Sud l’Italia è costellata di borghi e seguendo le loro orme ciascuno può costruire un itinerario assolutamente unico a seconda dei propri interessi: arte, storia, enogastronomia, tradizioni, cultura, eventi. Un’Italia forse meno nota ma altrettanto sorprendente e affascinante.