Panettone o pandoro? Ogni anno l’Italia si divide nella scelta del dolce tipico delle festività natalizie. Che si prediliga l’uno o l’latro, l’importante è scegliere prodotti di qualità. Ma come riconoscerli?
A questa domanda ha risposto la nuova classifica di Altroconsumo che ha esaminato una serie di panettoni e pandori italiani, in due diverse graduatorie, premiando i migliori tra 12 marchi di panettoni e 8 di pandori esaminati in vista del Natale 2020.
“Davanti a tante alternative disponibili sul mercato è diventato piuttosto difficile fare la scelta giusta. Per aiutarti a portare a tavola il migliore panettone per il Natale 2020 abbiamo testato 12 marchi acquistati nei supermercati e online. Oltre alle prove di laboratorio, per l’assaggio ci siamo affidati in due differenti test al giudizio di pasticceri esperti e di comuni consumatori, che ci hanno aiutato a stilare la classifica completa” spiega Altroconsumo.
Per decretare i migliori panettoni tra quelli della grande distribuzione, Altroconsumo ne ha sottoposti 12 a test di laboratorio e poi al giudizio di pasticceri e consumatori. Infine sono state analizzate le etichette, valutando sia le informazioni obbligatorie per legge (denominazione, lista degli ingredienti, indirizzo del produttore, peso netto, presenza della tabella nutrizionale…) sia quelle facoltative (numero di porzioni, data di produzione, quantità di alcuni ingredienti, modalità di conservazione e consumo, numero telefonico di riferimento per il consumatore).
Inoltre, è stata esaminata la presenza di muffe e lieviti, ossia i microrganismi che possono trovare più facile terreno di sviluppo in prodotti come i panettoni. Per questo, in laboratorio la nostra attenzione si è concentrata su questi microrganismi. Lo stesso procedimento è stato ripetuto con i pandori.
In testa alla classifica dei panettoni troviamo: Le Grazie di Esselunga, Fior Fiore Coop e Le Tre Marie, per Altroconsumo di “Ottima qualità”. A seguire, classificati come “di buona qualità” troviamo Vergani panettone Milano, Maina il gran nocciolato, G. Cova & C Panettone classico, Bauli il panettone classico, Balocco il mandorlato, Carrefour extra panettone e Motta il panettone originale. Infine, alle ultime posizione (qualità media) Altroconsumo ha piazzato: Paluani panettone soffice ricetta classica e panettone Duca Moscati Eurospin.
A differenza del test sui panettoni condotto da Altroconsumo, nel caso dei pandori non ci sono stati prodotti classificati “di ottima qualità”. In testa alla classifica dei pandori troviamo: Maina il pandoro ricetta classica, Bauli il pandoro di Verona e Scarpato Pandoro, per Altroconsumo di “Buona qualità”. A seguire, sempre classificati come “di buona qualità” troviamo: Melegatti il pandoro originale, Balocco il pandoro, Perbellini pandoro, Conad pandoro di Verona. Infine, alle ultime posizioni (qualità media) Altroconsumo ha piazzato: Paluani pandoro di Verona ricetta classica.
Come riconoscere un panettone di qualità
Secondo Altroconsumo, non bisogna essere necessariamente esperti pasticceri per capire se un panettone è davvero buono. Alcune caratteristiche possono già suggerirlo. Ad esempio deve presentare la forma a fungo, con la cupola che deborda dall’involucro di carta. Inoltre, la crosta deve essere compatta e di colore uniforme e non bruciacchiato. Deve inoltre essere contenuto in un buon pirottino rigido. Al taglio deve risultare soffice e privo di difetti evidenti come buchi nella pasta e fondo bruciacchiato. Infine deve avere gli alveoli, ossia i fori grandi e soprattutto non omogenei.
Anche gli ingredienti ci rivelano molto sulla qualità del panettone che, secondi Altroconsumo, deve essere fatto con burro e non con altri grassi, contenere una certa quantità di tuorlo d’uovo, canditi e uvetta. Il lievito deve essere naturale, ottenuto dalla lavorazione precedente, per dare il tipico sapore leggermente acido all’impasto.
Come riconoscere un pandoro di qualità
Secondo Altroconsumo, al di là delle analisi è possibile riconoscere se un pandoro sia di qualità anche senza essere esperti. In particolare, questo dolce deve presentare la tipica forma a stella ottagonale; le “coste”, che servono ad aumentare la superficie del dolce, riducendo i tempi di cottura, devono essere ben conformate. La superficie esterna deve essere priva di crosta, non deve presentare tracce di unto e deve apparire asciutta.
Anche il colore può rivelare tanto, deve essere uniforme, né eccessivamente chiaro né scura, ma dorato. Anche la basa deve essere uniforme, non bruciata. All’interno, deve essere soffice e asciutto e di colore giallo uniforme. Anche l’alveolatura deve essere regolare.
Anche gli ingredienti ci rivelano molto sulla qualità del pandoro che, secondo Altroconsumo, devono essere specifici. Non è ammesso nella produzione del Pandoro l’uso di materie grasse diverse dal burro (e dal burro di cacao). Inoltre, l’impasto deve contenere una certa quantità di tuorlo d’uovo e il lievito deve essere naturale, ottenuto dalla lavorazione precedente, per dare il tipico sapore leggermente acido.