Vivere una vita ecosostenibile, usando solo la bicicletta, mangiando prodotti a chilometro zero e sfruttando energia da fonti rinnovabili, si può. Come? Ce lo spiega Linda Maggiori, autrice del libro Questione di futuro, che da ormai 10 anni ha adottato uno stile di vita green pur continuando a vivere nella sua cittadina, Faenza, dove il suo essere ecologica – ed ecologista – divide la popolazione tra apocalittici e integrati.
“Non è sempre semplice – confessa Linda a SmartGreen Post – A volte vengo vista, insieme alla mia famiglia, come estremista ma so di non essere sola perché in tutta Italia c’è una rete di famiglie che come me fa del rispetto per l’ambiente un credo. Da quando ho iniziato a fare scelte sostenibili, come rinunciare all’auto, alla carne e ai prodotti della grande distribuzione anche la qualità del mio tempo è migliorata. Mio marito e io lavoriamo meno e ci dedichiamo di più ai bambini, facciamo volontariato. Ma non si tratta solo di testimoniare attraverso il nostro modo di vivere, cerchiamo anche di risvegliare le coscienze e fare pressione sulle istituzioni affinché mettano l’ambiente al centro della loro azione politica”.
Nel suo ultimo libro, Linda Maggiori parla delle grandi tematiche che ogni famiglia si trova affrontare, dalla scelta della casa, al cibo, al trasporto, ai vestiti, all’igiene.
“Racconto quella che è la mia vita da circa 10 anni ma supportata da dati ed evidenze scientifiche. Ad esempio, spiego come vivere senza auto e ridurre i rifiuti; parlo della mia esperienza di ristrutturazione improntata a scelte ecologiche, come rendermi indipendente dalle fonti fossili e dal gas, installando pannelli fotovoltaici e un impianto di riciclo delle acque grigie che permette di recuperare l’acqua degli scarichi, che viene filtrata e può essere nuovamente utilizzata, ad esempio, per lo sciacquone o per la lavatrice. Parlo anche di alimentazione. Io sono vegana e mio marito vegetariano, a casa non compriamo carne ma non siamo così rigidi con i nostri figli. Quanto alla spesa, utilizzo gruppi d’acquisto solidali o compro al mercatino ortofrutticolo del quartiere dove ci sono gli agricoltori locali. Non vado mai al supermercato. Alla mia esperienza personale si affianca una parte più divulgativa sulla sostenibilità”.
In Questione di futuro si parla anche di finanza etica, vita scolastica e progetti di sensibilizzazione per i più piccoli, di scelte green in relazione alla crescita dei figli, come ad esempio l’uso dei pannolini.
“Il mio libro è per tutti, per famiglie e single – spiega Linda Maggiori – Affronto tutte tematiche della sostenibilità sostenendo che dobbiamo cambiare il nostro stile di vita e ridurre la nostra impronta ecologica media. Ma le azioni dei singoli, per quanto importanti non bastano. Il tempo a nostra disposizione è limitato, servono leggi a tutela del Pianeta. È ora che i governanti lo capiscano”.
Ognuno di noi può fare la differenza nel quotidiano ma non tutti hanno il coraggio o la possibilità di farlo in modo così radicale. A loro Linda dice: “Anche io e mio marito abbiamo iniziato con un piccolo passo. La cosa più importante è non demoralizzarsi e restare fermi. Facciamo prima le cose che ci vengono più semplici: ridurre la carne, usare meno l’auto. Poi non fermiamoci, ogni passo deve tirarne un altro. La chiave è l’apertura al cambiamento e alla curiosità, dobbiamo lasciarci sorprendere”.
A pochi giorni da Natale, Linda Maggiori dà qualche consiglio su come vivere le feste in maniera eco-friendly. “Purtroppo il Natale porta con sé una scia di iper-consumismo quando dovrebbe essere riscoperta della sobrietà e degli affetti. Quest’anno sarà un Natale particolare, da vivere in modo più attento e contingentato, ma possiamo sicuramente fare qualcosa per renderlo sostenibile. Qualche esempio? Evitare di acquistare online dalle grandi multinazionali che non fanno bene all’economia locale e sfruttano lavoratori e ambiente. Meglio optare per pochi regali durevoli ed etici. Per quanto riguarda l’alimentazione, limitare il più possibile i cibi non sostenibili ed evitare gli sprechi. Provare a spostarci con mezzi pubblici e riscoprire le cose belle che ci sono nella propria città”.