Si chiama Maskne ed è una nuova forma di acne derivante dall’utilizzo prolungato della mascherina. Il termine deriva dalla coniugazione dei termini “Mask + Acne”, ossia Acne da Mascherina, un problema che può diventare molto fastidioso oltre a essere antiestetico.
Per capire meglio perché l’utilizzo della mascherina, su alcune persone, provoca questa spiacevole alterazione dobbiamo tenere presente lo sfregamento continuo a cui viene sottoposta la pelle, in particolare le zone delle guance, del mento, del contorno labbra e del naso. In questo caso si manifesta la cosiddetta acne meccanica, soprattutto per quel che riguarda le pelli sensibili, dove si sono notati aumenti di irritazione, rush cutaneo e in alcuni casi leggere abrasioni nelle zone di contatto e sfregamento con la mascherina.
Perché l’acne da mascherina
In realtà la motivazione principale di queste alterazioni, che funziona da aggravante allo sfregamento, è lo scarso ricircolo d’aria nella zona cutanea coperta dalla mascherina. Quest’ultima è concepita per filtrare l’aria che espiriamo, dai polmoni verso l’esterno, prima che si disperda nell’atmosfera. Infatti, la mascherina chirurgica, la più usata nel mondo, non protegge chi la indossa ma gli altri in quanto il filtraggio dell’aria è unidirezionale.
L’azione di filtraggio della mascherina in fase di espirazione fa sì che l’aria “ristagni” a contatto con la pelle nelle zone coperte generando un aumento di temperatura e umidità che, associato alla limitata ossigenazione e traspirazione, crea un ambiente favorevole alla proliferazione di batteri e/o lieviti e l’alterazione della barriera protettiva cutanea con una conseguente variazione del pH. In questo caso anche le pelli tendenzialmente grasse vanno incontro ad un’insorgenza dell’acne.
Come curare l’acne da mascherina
Nei casi più gravi si ricorre a pomate cortisoniche, da applicare localmente, e/o a pomate protettive a base di ossido di zinco che sono analoghe alle pomate protettive che si usano nei neonati per le irritazioni da pannolino.
La cosmetica ci aiuta soprattutto a prevenire queste fastidiose manifestazioni della pelle. Come sempre, innanzi tutto, si parte dalla pulizia. La detersione quotidiana del viso è fondamentale: bisogna utilizzare dei detergenti che non alterino il pH cutaneo del viso. Un sapone liquido, o ancor meglio una mousse, a base di estratti vegetali di Bardana e Spirea Ulmaria.
Rimedi naturali
Il decotto di foglie Bardana fin dall’antichità era usato per rimuovere la crosta lattea dalla testa dei neonati mentre il decotto di Spirea Ulmaria, per il contenuto della pianta di acido salicilico, veniva usato per la disinfezione della cute. Volendo è possibile fare i due decotti in casa e conservarli in frigo, per far sì che durino più giorni, ed utilizzarli nella seguente maniera. La mattina, dopo aver normalmente lavato e sciacquato il viso con acqua tiepida, tamponarlo leggermente con un asciugamano pulito e quindi, con l’ausilio di un batuffolo di cotone o un dischetto struccante, passare il decotto di Bardana e lasciarlo assorbire. La sera effettuare la stessa procedura ma con il decotto di Spirea Ulmaria facendo attenzione a non applicarlo sulle zone particolarmente irritate per evitare eventuale bruciore.
Dopo la detersione mattutina del viso è opportuno applicare, almeno mezz’ora prima di indossare la mascherina, una crema idratante leggera, non troppo nutriente, al fine di non ostruire i pori. Sicuramente la crema non deve essere a base di petrolati, paraffina e siliconi. È fondamentale che prima di indossare la mascherina la crema sia totalmente assorbita. Sarebbe opportuno, inoltre, limitare il trucco nelle zone coperte dalla mascherina.
Una volta a settimana procedere con la pulizia profonda del viso. Sarebbe bene evitare i prodotti che contengono gli Alfa e Beta Idrossiacidi (acidi della frutta e acido glicolico) e, in caso di pelle grassa, utilizzare una maschera a base di argilla mentre, in caso di pelle sensibile, una maschera lenitiva e nutriente a base di estratti di Camomilla, Equiseto e Rosa Canina.
L’ultimo accorgimento è quello di cambiare spesso la mascherina, anche durante il giorno e, se è una di quelle lavabili, è necessario lavarla e sanitizzarla quotidianamente.