In India vecchie bottiglie di plastica per pagare la retta scolastica

Molte famiglie a basso reddito partecipano a un programma che consente loro di utilizzare plastica monouso al posto del denaro per pagare l’istruzione privata

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Daria Shevtsova on Pexels

In India le rette scolastiche si pagano con le bottiglie di plastica. Succede nello Stato dell’Assam dove molte famiglie a basso reddito prendono parte a un programma rivoluzionario che consente loro di utilizzare plastica monouso al posto del denaro per pagare l’istruzione privata.

Il plastic-for-schooling programm è stato avviato dall’Akshar Foundation che ora collabora con l’Unep  e che, oltre a fornire un’istruzione ai bambini, trasforma la plastica dei loro genitori in mattoni, promuovendo il riciclaggio e combattendo l’inquinamento.

L’Unep lavora con fondazioni come Akshar attraverso la Tide Turners Plastic Challenge, un’iniziativa globale educa i giovani sul costo ecologico della plastica monouso e premia chi aiutano a ripulire l’ambiente dai rifiuti. I partecipanti possono lavorareai diversi livelli del programma, ottenendo badge e certificati per il loro volontariato e infine diventando leader della comunità.

Il programma è stato avviato come risposta concreta all’invasione del monouso. L’umanità, infatti, produce 300 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica ogni anno, di cui circa 8 milioni di tonnellate finiscono nell’oceano. Negli ultimi 50 anni, la produzione di plastica è aumentata di oltre 22 volte. Tuttavia, si stima che nel 2015 sia stato riciclato solo il 9% della plastica.

Tide Turners sta aiutando a frenare questa marea crescente. Mazin Mukhtar, fondatore della Akshar Foundation, spiega: “Quando abbiamo scoperto Tide Turners, dopo essere stati contattati dall’Unep, abbiamo pensato che fosse un modo perfetto per i nostri studenti di partecipare a uno sforzo globale. Ci piace anche che gli studenti ottengano un certificato dall’Unep che riconosce il loro duro lavoro e che potrebbe aiutarli quando faranno domanda per i college”.

Secondo Joyce Msuya, vicedirettrice esecutiva dell’Unep, “È importante coinvolgere i giovani negli sforzi per combattere l’inquinamento da plastica. Tide Turners aiuta i giovani a comprendere e ad affrontare il problema incoraggiandoli a diventare leader nelle loro comunità”.

A livello globale, Tide Turners ha raggiunto oltre 360.000 giovani in 28 Paesi, compresi 92.000 scolari e studenti in India. Gayatri Raghwa, coordinatore della campagna dell’Unep in India, evidenzia: “Siamo stati inondati di richieste di partecipare alla sfida Tide Turners da individui, scuole, club e campagne contro l’inquinamento da plastica”.

All’Unep spiegano che “a lungo termine, la soluzione per i rifiuti di plastica è sviluppare un’economia circolare in cui tutto viene riciclato o riutilizzato. La UNEP circularity platform fornisce una comprensione del concetto di circolarità, del suo ambito e di come contribuisce a promuovere modelli di consumo e produzione sostenibili. Inoltre, fornisce una vasta gamma di risorse e presenta storie che illustrano come le varie parti interessate hanno adottato con successo approcci circolari”.

La Msuya conclude: “La circolarità e il consumo e la produzione sostenibili sono fondamentali per garantire ogni accordo multilaterale, dagli Obiettivi di sviluppo sostenibile all’Accordo di Parigi fino al post-2020 global biodiversity framework. Le economie circolari possono anche aiutare a tracciare un percorso verso la ripresa verde dalla pandemia. Campagne come Tide Turners possono essere un ottimo modo per raggiungere i giovani, ma ciò che conta davvero è quando tali campagne si moltiplicano e i governi investono in soluzioni, come schemi di riciclaggio e divieti per i sacchetti di plastica”.

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