Il lupo è un animale stupendo che era braccato fino agli anni ’70 e che ora sta ripopolando il nostro bellissimo Paese e le nostre regioni; i branchi si spostano per cacciare e seguono cervi e cinghiali che sono ormai arrivati sulla costa in cerca di cibo.
I cambiamenti climatici hanno conseguenze anche sui delicati equilibri di fauna e flora e iniziare a vedere animali al di fuori del loro aree storicamente abitate non è innaturale.
Il lupo è considerato “vulnerabile” secondo la Lista Rossa dei Vertebrati Italiani. In Italia è protetto dal Decreto del Presidente della Repubblica n. 357 del 1997; tuttavia c’è ancora molta strada da fare per la coesistenza uomo-lupo, poiché, come tutti gli animali
selvatici (e selvaggi), causa non pochi problemi e danni ad allevamenti.
Cosa possiamo fare?
Di sicuro non cacciarli (è vietato dalla legge) ma neanche averne una paura smodata. Parte del nostro lavoro è anche sensibilizzare sulla delicatezza di questi equilibri e avere un presidio sensoristico e una telecamera è un atto di utilità pubblica che rende un
“semplice” progetto forestale molto più di “piantare alberi”.
Cosa stiamo facendo
É pericoloso recarsi al terreno in questi giorni poiché la presenza dei lupi è costante e abbiamo già allertato la Guardia Forestale che deciderà sul da farsi. Abbiamo comunicato anche all’amministrazione dei comuni di Tollo e Miglianico di segnalare ai cittadini dell’area adiacente al torrente Venna che sono stati avvistati dei lupi e di prestare attenzione specialmente nelle ore serali e la mattina presto.