La poesia si mobilita per il pianeta

Durante le due settimane della Cop26 un messaggio per la casa comune, da 20 poeti e sette diversi paesi. Reading, incontri con gli autori, proiezioni, seminari e il contest per giovanissimi “Climate speaks - Italia” sul tema del riscaldamento globale. Nell’anno del centenario di Andrea Zanzotto, inoltre, un approfondimento sul rapporto fra poesia, natura, paesaggio, interiorità. Dagli spazi culturali del V Municipio, periferia est di Roma, verso il mondo. Eventi in presenza e in streaming su festivalpoesiambientale.eu

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© Suzy Hazelwood on Pexels

Anche i poeti si mobilitano per il clima. A Roma infatti, proprio mentre a Glasgow si tiene il vertice Onu sul riscaldamento globale (Cop26), torna il “Festival europeo di poesia ambientale”: la manifestazione organizzata dalla start-up culturale Saperenetwork che coinvolge dallo scorso 30 ottobre fino all’11 novembre ben 20 voci della poesia contemporanea impegnate in sette diversi paesi sui temi dell’ecologia, della riconciliazione con la natura, della tutela del pianeta. Insieme a loro, numerosi esperti, docenti e studiosi, registi e musicisti, che ne integreranno e approfondiranno il messaggio attraverso il dialogo con il pubblico.

Il “Festival europeo di poesia ambientale”, promosso da Roma Culture, è vincitore dell’Avviso pubblico Contemporaneamente Roma 2020–2021–2022 curato dal Dipartimento Attività Culturali ed è realizzato in collaborazione con Siae. Una kermesse letteraria con tanto di reading individuali e collettivi, seminari, proiezioni e laboratori di scrittura, con eventi in presenza (alcuni rivolti al mondo della scuola, altri aperti al pubblico) documentati interamente in video e trasmessi in streaming. Tutto con uno sguardo privilegiato verso le nuove generazioni, quelle più attente ai bisogni dell’ambiente e che si mobilitano per il clima anche attraverso la creatività.

«L’ambientalismo, attraverso la scienza, la mobilitazione e le diverse forme di comunicazione pone da tempo la necessità di evolverci verso modelli di convivenza a basse emissioni di carbonio, più equi e rispettosi degli equilibri sistemici del Pianeta – spiegano Angiola Codacci Pisanelli, Marco Fratoddi e Carlo Pulsoni, direttori artistici del Festival. – Anche la poesia, tramite la rete internazionale dei poeti per l’ambiente che partecipa alle diverse edizioni del nostro festival, può contribuire a una transizione ecologica autentica, coinvolgendo le persone nella loro dimensione più profonda, indispensabile per trovare un’idea nuova di benessere. E i giovani, come dimostrano anche i laboratori di composizione poetica che stiamo realizzando in queste settimane, confermano il proprio interesse verso questa idea di futuro».

L’OMAGGIO A ZANZOTTO

Al centro del festival  –  che si avvale del contributo scientifico del magazine culturale Sapereambiente e della rivista Insula europea – sarà innanzitutto Andrea Zanzotto: il grande poeta trevigiano, profondamente ispirato dal paesaggio, dalla biodiversità e dal trauma che lo sviluppo indiscriminato porta alla natura, di cui si celebra quest’anno il centenario della nascita. In omaggio alla sua figura sarà proiettato, in prima assoluta per il Lazio, il documentario “Logos Zanzotto” presentato all’ultima Mostra del Cinema di Venezia, alla presenza del regista Denis Brotto (diretta streaming, sabato 6 ore 17.00).

Ma #Fepa21 celebrerà Zanzotto, grande sperimentatore di linguaggi e visioni poetiche, anche tramite il prezioso intervento del poeta Luciano Cecchinel, allievo di Zanzotto e legato a lui da una lunga amicizia e collaborazione. Luciano Cecchinel, premio Viareggio 2020 con le sue liriche dialettali, di cui uscirà nel 2022 per Quodlibet l’opera omnia a cura di Giorgio Agamben, dialogherà con gli studenti del Liceo Francesco D’Assisi durante “Poema elettronico dall’alveare”: performance/laboratorio realizzata dal gruppo “Tobees – Sonorizzazioni per la biodiversità” che campiona e trasforma in musica il ronzio delle api (3 novembre ore 10.00).Alle 15.00, invece, Cecchinel terrà una Lectio Magistralis presso la Facoltà di Lettere e Filosofia della Sapienza Università di Roma, Dipartimento di Studi europei americani e interculturali, alla presenza della preside di Facoltà, Arianna Punzi, e della docente diLetteratura italiana moderna e contemporanea Cecilia Bello.

© Saperenetwork

Nel programma del festival sono previsti altri incontri con l’autore nelle scuole (disponibili anche in diretta streamin), diversi eco-reading con ecopoeti di nuova generazione. Verrà presentato anche il progetto speciale “KRILL” destinato alla formazione per gli insegnanti al fine di introdurre l’ecopoesia e l’ecoteatro ai bambini nelle scuole.
Last but not least, verranno proposti dei laboratori di scrittura poetica creativa che porteranno al contest Climate speaks – Italia: evento speciale che si terrà presso il Teatro Centrale Preneste alla vigilia della chiusura della Cop26 (giovedì 11 ore 10.00) e che si ispira all’iniziativa promossa a New York dal “Climate museum” insieme al NYC Department of Education’s Office of Sustainability. I ragazzi partecipanti ai laboratori di scrittura poetica presenteranno i propri speech in una competizione che punta all’unico obiettivo di unire le forze per il Pianeta.

Il Festival è in streaming su www.festivalpoesiambientale.eu oltre che su www.facebook.com/saperenetwork e www.facebook.com/insula.europea.

Programma completo:   https://www.festivalpoesiambientale.eu/terza-edizione-novembre-2021/

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