Come ridurre gli sprechi di energia a Natale

Natale significa luminarie, addobbi e decorazioni, in casa e per le strade della città. In questo periodo dell’anno, però, è bene fare molta attenzione ai consumi che vengono prodotti. A Natale, infatti, è risaputo che aumentino i consumi energetici, e di conseguenza i costi in bolletta e gli sprechi. Quali possono essere, quindi, delle soluzioni e degli accorgimenti da adottare per evitare questi “inconvenienti“ per le nostre tasche e per l’ambiente?

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© Elina Fairytale on Pexels

Nel periodo natalizio, stelle, catene o archi di luci brillano su finestre, balconi e nei giardini di molte case. Questa magia di luci rende le brevi e noiose giornate invernali un po’ più piacevoli. La magia delle luminarie natalizie è senza dubbio indiscutibile, ma avete mai pensato a quanta energia elettrica serve a far sì che il Natale scintilli in tutto il suo splendore?

Il consumo di elettricità che deriva dalle luci di Natale domestiche e urbane non è proprio ecologico. Anche quest’anno, in Italia, circa 57 milioni di famiglie non si faranno mancare decorazioni luminose; considerando soltanto le installazioni domestiche, l’elettricità complessivamente impiegata da tutte le famiglie italiane, raggiungerà circa i 2 miliardi e 565 milioni di Watt, ovvero 2,56 Giga Watt. In questo intenso periodo di festa, ogni abitazione conterà un aumento del consumo elettrico giornaliero pari a circa 45 Watt, mentre quello nazionale arriverà ad oltrepassare i 2000 Mega Watt. Insomma, l’energia che serve ad animare la bellissima atmosfera natalizia non è poca, e secondo Greenpeace, quest’energia extra, riuscirebbe addirittura a coprire il fabbisogno elettrico, nell’ora di punta, di una città popolata da 1 milione di abitanti.

Soprattutto gli animali notturni e gli uccelli migratori sono disturbati nel loro comportamento naturale dall’illuminazione esterna sui balconi e nei giardini. Gli insetti sono attratti dalla luce; se rimane accesa di notte, non possono più riposare. Gli uccelli migratori si orientano in base alle stelle, ma se la notte è troppo luminosa, non possono più vedere le stelle e perdono l’orientamento.

La soluzione più sostenibile è fare a meno dell’illuminazione. Ma un Natale senza luci è difficile da immaginare. Tuttavia, ci sono soluzioni alternative alle vecchie luci alogene.

I LED consumano circa il 90% in meno di energia e durano anche 20 volte di più delle luci tradizionali. Al momento dell’acquisto, si consiglia una luce bianca calda. Il bianco freddo è il più efficiente dal punto di vista energetico, ma il bianco caldo (fino a 3000 Kelvin) è più amichevole. Per creare la sensazione di una vera candela, si possono usare LED ambra con un massimo di 2200 Kelvin. Questi sono particolarmente caldi e non hanno quasi nessun impatto sugli animali o sull’ambiente.

Esistono poi dei set di luminarie natalizie che funzionano grazie all’energia del sole, tramite un pannello fotovoltaico. Queste luci non utilizzano l’energia elettrica: si accendono infatti quando fa buio, e restano in funzione per 8-10 ore, a seconda di quanta energia il pannello solare ha immagazzinato durante il giorno.

Meglio non usare luci a batteria; le batterie finiscono nella spazzatura e inquinano l’ambiente attraverso uno smaltimento improprio. Le luci che si inseriscono in una presa hanno meno impatto sull’ambiente. Uno stile di vita eco-sostenibile imporrebbe di non installare riflettori che illuminano metà del quartiere, bensì, per esempio, solo di usare una stringa di luci lungo la ringhiera del balcone.

Inoltre, se amiamo la nostra Terra non dovremmo lasciare le luci natalizie accese in modo permanente. Durante il giorno è comunque luminoso e dopo mezzanotte nessuno ammirerà la vostra illuminazione. Basta usare una presa smart con timer e impostare un orario ragionevole di accensione e spegnimento automatico.

Le candele sono un must in inverno e nel periodo natalizio. Ma, purtroppo, neanche loro sono ecologiche e sostenibili. La maggior parte delle candele sono fatte di paraffina, cioè di petrolio. Il petrolio è una risorsa esauribile e non è particolarmente ecologico quando viene estratto. Inoltre, a anche il processo di combustione delle candele non è da sottovalutare: questo rilascia CO2 favorendo quindi riscaldamento globale.

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