La sostenibilità non è solo ambientale ma anche sociale nelle Filippine dove, in cambio di un chilo di plastica viene donato un chilo di riso. Tra i campanelli d’allarme che hanno fatto scattare la campagna il ritrovamento a marzo, nel mar delle Filippine, di una balena morta con all’interno dello stomaco circa 40 chilogrammi di rifiuti plastici.
Quello delle Filippine è il terzo mare al mondo più inquinato dalla plastica dopo Cina e Indonesia, secondo uno studio della fondazione McKinsey del 2015. I chili di rifiuti non si contano e allora, nella città di Silang, hanno deciso di auto-organizzarsi per far fronte al problema, aiutando la natura e contemporaneamente guadagnando qualcosa, in un terra che è segnata dalla povertà estrema e da condizioni climatiche spesso difficili.
L’idea è quella di barattare un chilo di plastica con un chilo di riso, promuovendo da una parte una corretta raccolta differenziata e dall’altra incentivando i cittadini a raccogliere i rifiuti abbandonati, conferendoli presso una struttura apposita dove, in cambio della plastica, possono ritirare il riso. Nei primi tre giorni, sono stati raccolti 58 kg di plastica.
Tutti i rifiuti plastici raccolti, vengono successivamente posti in bottiglie sempre di plastica e trasformati in ecobricks, mattoni ecologici che verranno utilizzati per la costruzione di nuovi edifici.
Un’iniziativa lodevole che sicuramente non basterà a salvare il mare ma che rappresenta un input per la popolazione a cambiare abitudini e a prestare maggiore attenzione al corretto conferimento dei rifiuti.