A Copenhagen verranno piantati alberi da frutto in tutta la città

Cittadini e turisti potranno raccogliere gratuitamente more, mirtilli e mele

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Alberi da frutto comunali in cui ognuno può raccogliere gratuitamente mirtilli, more e mele. L’idea è in fase di realizzazione a Copenhagen, dove l’amministrazione locale si prefigge di piantare alberi da frutto e cespugli che forniscano bacche commestibili in tutta la città. Lo scopo del progetto è duplice: da una parte sostenere un’alimentazione corretta, fornendo snack sani, freschi e gratuiti alla comunità, dall’altra ampliare gli spazi verdi dove ritrovare il contatto con la natura.

Si privilegeranno le specie locali, che crescono spontaneamente nelle riserve naturali del Paese, come l’Amager Nature Park e che non necessitino di cure assidue: sambuco (di cui utilizzare bacche e fiori), more, mirtilli, ginepro, mele di varietà rare e dimenticate, prugne, funghi. Gli arbusti saranno piantati in aree pubbliche come parchi e campi da gioco e saranno utili a rinsaldare il rapporto con la terra e stimolare la conoscenza dei processi di produzione alimentare di chi vive in città.

Tra i promotori dell’iniziativa c’è Astrid Aller, consigliera del partito Socialista che spiega: “Molti cittadini non hanno un giardino di proprietà, e difficilmente possono insegnare ai propri figli come con la natura si può convivere per trarre beneficio e migliorare la propria alimentazione. Inoltre, vogliamo che la città sia un luogo da vivere, non uno spazio ostile in cui muoversi per cercare un parcheggio. Con spazi pubblici dove sentirsi bene, come a casa; che offrono opportunità e vantaggi per tutti, dando un senso all’idea di bene collettivo”.

Per presentare la natura danese ai visitatori ma anche ai cittadini che non la conoscono ancora bene è stata sviluppata un’app chiamata Vild Mad, letteralmente “cibo selvaggio”. L’app istruisce le persone sulle varietà di frutti, bacche ed erbe presenti e può essere utilizzata come una vera e propria guida dove trovare anche gustose ricette da realizzare usando proprio gli ingredienti selvatici raccolti.

L’idea di mettere a sistema il patrimonio vegetale “edibile” di un città non è nuova, anche se per la prima volta un’amministrazione si muove programmaticamente per razionalizzare la cura del verde pubblico in tal senso. Anche in Italia sono nati dei progetti simili, tra cui ricordiamo il progetto Frutta Urbana dell’associazione romana Linaria, da anni impegnata a mappare i numerosi alberi da frutto presenti sul territorio pubblico della capitale. In questo caso l’iniziativa nasce con obiettivi di solidarietà sociale, con l’idea però di educare al consumo consapevole e al valore di un’alimentazione sana.

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