Da Lubiana fino a Quito, da Parigi ad Erevan e poi ancora New York, San Francisco e Toronto, ma anche Milano, Torino e Mantova. Si tratta di metropoli e piccoli centri scelti dalla Fao e dalla Arbor Day Foundation nell’ambito del programma Tree Cities of the World, con l’obiettivo di realizzare una rete internazionale di città impegnate sulle buone pratiche per la gestione delle foreste urbane e degli spazi verdi.
L’iniziativa, lanciata a livello mondiale nel 2018, ha già coinvolto più di 100 città. Finora ne sono state riconosciute 59, già premiate per il rispetto di 5 fondamentali “standard” riguardanti principalmente il modo in cui i centri urbani hanno pianificato, gestito e implementato le politiche di gestione e tutela degli alberi: si va dalla condivisione delle responsabilità, alle risorse allocate, fino ad arrivare ai risultati raggiunti.
Nel dare l’annuncio, Hiroto Mitsugi, direttore generale aggiunto del Dipartimento forestale della Fao, ha detto: “Ci congratuliamo per il riconoscimento delle prime città. Insieme, i sindaci di queste ‘Città di Alberi’ formano una nuova rete globale di leader che condividono gli stessi valori per gli alberi e le foreste urbane. Siamo orgogliosi di riconoscere queste città per le loro iniziative a favore di spazi più sani e più verdi in cui vivere”.
“Lodiamo tutte le città che si sono guadagnate la designazione di Tree City – ha aggiunto Dan Lambe, presidente della Arbor Day Foundation – Sono leader nella pianificazione e gestione delle loro foreste urbane. Molte delle città che hanno ottenuto il riconoscimento sono andate ben oltre l’uso degli alberi per la loro infrastruttura verde. Questa onorificenza celebra la loro creatività e sostenibilità a favore di comunità più sane”.
Oltre a promuovere la gestione efficiente delle risorse verdi urbane, spiega la Fao in una nota, “il programma ‘Tree Cities of the World’ mira a creare una rete internazionale di città, favorendo la condivisione di conoscenze e buone pratiche per la gestione sostenibile delle foreste urbane e degli spazi verdi”.
Le città rappresentano un punto di partenza fondamentale e imprescindibile per il raggiungimento degli obbiettivi climatici stabiliti con l’Accordo di Parigi. Devono essere inclusive, sicure, resilienti e più sostenibili: le città, estese solo per il 3% della superficie mondiale, ospitano quasi il 60% della popolazione e costando al pianeta più del 75% delle risorse naturali.
“I trend di urbanizzazione previsti – spiega un portavoce della Fao – rendono ancora più importante la pianificazione territoriale sostenibile. Gli alberi, ad esempio, possono ridurre i rumori, proteggere le fonti idriche, prevenire l’erosione del suolo e ridurre i costi energetici per l’aria condizionata e il riscaldamento. Possono migliorare la salute e il benessere delle persone, oltre a essere gradevoli alla vista e indicatori fisici delle stagioni”.