Anche i vecchi CD e DVD hanno bisogno di essere smaltiti quando si rovinano, quando non servono più o si smagnetizzano e non possono più essere letti. Riciclare CD e DVD non è così banale e scontato come potrebbe sembrare perché non è semplice identificare qual è il giusto contenitore della raccolta differenziata. Prima di disperderli nell’ambiente, allora, chiediamoci se è possibile riutilizzarli in maniera creativa per realizzare altri oggetti.
La difficoltà di smaltire CD e DVD è data dalla loro particolare composizione: 90% di policarbonato e restante 10% di alluminio, vernici, coloranti e materiale per creare etichette adesive. La difficoltà del riciclo di questi oggetti non sta tanto nei materiali in sé – il policarbonato è un materiale altamente riciclabile – ma nella scarsità di impianti idonei al loro recupero e trattamento.
I consorzi deputati trovano delle difficoltà nell’applicazione delle normative europee per il riciclo di questi materiali e purtroppo non riescono a smaltirli e a riutilizzarli per realizzare nuovi prodotti. Lo smaltimento, pertanto, è possibile solamente gettando i supporti nel cassonetto del secco indifferenziato, e quindi destinandoli alla discarica.
Se i CD e i DVD di cui abbiamo necessità di sbarazzarci contengono dati sensibili che potrebbero ledere il diritto alla privacy nostro o qualcun altro, è possibile rimuovere la pellicola in metallo presente sulla parte superiore del disco. In questo modo tutti i dati sovrascritti sul supporto digitale vendono rimossi e non è più possibile recuperarli.
L’alternativa alla pattumiera è il riciclo creativo. Esistono molti modi per trasformare i vecchi CD e DVD in nuovi oggetti, belli, utili e soprattutto scintillanti.
In alternativa, se i dischi contengono musica o film e sono ancora funzionanti, è possibile prolungarne la vita semplicemente regalandoli a un amico o a qualche associazione, oppure vendendoli a qualche negozio dell’usato che sarà ben lieto di accettarli. Ancora, potete venderli su qualche piattaforma digitale con ricavi interessanti, soprattutto se si tratta di pezzi inediti o da collezione.
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