Economia circolare, Ikea venderà pezzi di ricambio per i suoi mobili

Basta mobili usa e getta, Ikea venderà pezzi di ricambio: "Riparare e non buttare"

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Svolta green per il colosso dei mobili svedese. Ikea vira in direzione dell’economia circolare e annuncia che comincerà a vendere pezzi di ricambio di armadi, divani, letti e cassettiere, per cercare di essere più sostenibile e ridurre l’impatto ambientale. Nonostante i prodotti per arredare casa dell’azienda siano tra i più venduti ed economici non sono riparabili: se si rompe o danneggia un pezzo o una componente l’unica soluzione è ricomprare il mobile.

“L’azienda sta testando vari prodotti – ha detto al Financial Times Lena Pripp-Kovac, responsabile della sostenibilità di Ikea – L’obiettivo è quello di prolungare la vita dei mobili e dissipare l’idea che l’azienda produca beni usa e getta”.

I piani sono in una fase iniziale e non c’è ancora una data di lancio per questo nuovo progetto ma nel corso del 2021 dovrebbe verificarsi la svolta. L’idea è introdurre un sistema di vendita online di pezzi di ricambio che permetterà di acquistare singoli prodotti: dai piedini dei divani, ad esempio, ai bulloni o alle doghe del letto.

Non è la prima iniziativa green di Ikea a sostegno dell’economia circolare. Il colosso svedese da anni incoraggia i clienti che desiderano “vendere” i propri mobili usati. Sul sito dell’azienda c’è un’apposita sezione per chi vuole effettuare una vendita. Viene fatta una pre-valutazione grazie a un tool online ed è possibile prenotare il proprio ingresso in negozio per la consegna del mobile nel giorno e nella fascia oraria desiderata.

“Molte persone desiderano condurre una vita più sana e sostenibile. Le nostre ricerche dimostrano però che tanti fanno fatica a realizzarla – ha dichiarato l’amministratore delegato di Inter Ikea Group, Jon Abrahamsson, in una nota diffusa dal sito dell’azienda – “Il nostro obiettivo è di fare in modo che quello stile di vita diventi l’opzione standard. Per farlo, intendiamo offrire prodotti attraenti e accessibili, soluzioni a basso costo alla portata di molti”.

Perché i suoi prodotti siano davvero più sostenibili però Ikea dovrà pensare anche a un uso diverso di certi materiali, difficilmente riutilizzabili o riciclabili. Per il momento si è concentrata sul legno: con la presentazione del Bilancio di Sostenibilità ha annunciato nell 2020 è arrivata a ottenere il 98 per cento del legno che usa da fonti certificate per la sostenibilità ambientale o da ricicli. Entro il 2030 vorrebbe che almeno un terzo del legno che usa sia riciclato.

Il basso costo dei prodotti di Ikea è una delle ragioni per cui spesso l’azienda è accusata di spingere i propri clienti a essere particolarmente consumisti – c’entra anche la sua strategia di marketing basata sul percorso dei clienti nei negozi, che spinge all’acquisto di prodotti che non si aveva intenzione di acquistare al momento dell’ingresso.

Lena Pripp-Kovac, responsabile della sostenibilità a Inter Ikea, la società che disegna e produce i mobili Ikea, ha detto al Financial Times che il fatto che i prodotti costino poco non significa che debbano essere considerati usa-e-getta. Al tempo stesso, ha aggiunto Jon Abrahamsson Ring, amministratore delegato della società: “Per noi, perché la sostenibilità abbia davvero un impatto, deve essere alla portata di tutti”.

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