Un materiale innovativo a base di legno che promette di rinfrescare le nostre case in modo assolutamente ecologico e sostenibile. È questo il progetto a cui stanno lavorando l’Università del Maryland e l’Università del Colorado, negli Stati Uniti. La nuova tecnologia, ancora in fase di sperimentazione, si basa sul principio della riflessione delle radiazioni infrarosse che arrivano dal sole. In poche parole, questi pannelli di legno sarebbero in grado di riflettere i raggi del sole evitando che gli edifici si riscaldino.
L’utilizzo dei condizionatori per rinfrescare gli ambienti e assicurarci una temperatura sempre gradevole è aumentato esponenzialmente negli ultimi anni, con un conseguente aumento del consumo di energia elettrica e quindi dell’impatto ambientale. Diventa necessario, allora, trovare un metodo alternativo ed efficiente per diminuire la dipendenza umana da sistemi di raffreddamento come l’aria condizionata e per ridurre l’impatto energetico globale.
Il nuovo materiale sviluppato negli Usa è composto da nanofibre di cellulosa che riflettono le radiazioni solari e sono in grado di raffreddarsi continuamente assicurando una temperatura costante durante il giorno e la notte. I test condotti finora su 16 città statunitensi hanno evidenziato un risparmio energetico tra il 20 e il 60%.
Attraverso un processo di delignificazione completa seguita da pressatura meccanica, gli scienziati hanno creato un materiale resistente, robusto e idrorepellente, dal colore bianco, in grado di migliorare l’efficienza energetica degli edifici, impedendo al calore di penetrare al loro interno.
Il team di ricercatori non è nuovo all’utilizzo del legno come materiale alternativo. Gli studi finora condotti hanno portato alla realizzazione di prototipi di legno trasparente, batterie a basso costo, legno super resistente, legno termoisolante e persino un depuratore d’acqua a base di legno.
Il nuovo progetto si inserisce nel filone del “riscaldamento green” che propone alternative verdi per combattere il consumo di energia. Il legno autoraffreddante può essere applicato direttamente sulle costruzioni e riesce a mantenere freschi gli ambienti senza bisogno di elettricità o acqua.
Tuttavia, se questi pannelli potrebbero rappresentare una soluzione alla crisi energetica globale, sollevano altri interrogativi sempre di natura ecologica. L’industria del legno in generale, infatti, è davvero poco sostenibile e il pericolo deforestazione è sempre dietro l’angolo. Basti pensare che tra il 2012 e il 2015 la deforestazione in Amazzonia è aumentata del 75%.
Se i nuovi pannelli raffreddanti rappresenteranno un’alternativa all’aria condizionata è ancora tutto da vedere. Nel frattempo, con l’estate alle porte, impegnamoci tutti in un gesto ecofriendly limitando l’utilizzo dei condizionatori soprattutto laddove non necessario.