Giornata della Terra, esce il nuovo Magazine di SmartGreen Post

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Non è un caso che abbiamo deciso di far uscire il nuovo numero del Magazine di SmartGreen Post oggi, in concomitanza con la Giornata della Terra. La nostra è stata una scelta simbolica, per ribadire l’impor­tanza di questa ricorrenza e della salvaguardia del Pianeta, a cui tutti siamo chiamati. Ognuno nel suo piccolo ma, in modo particolare, i governanti che con le loro scelte possono influenzare le sorti della Terra e dei suoi abitanti.

Il 30 aprile sarà una giornata decisiva per l’ambiente e la sua tutela in Italia. In quella data il Governo do­vrà consegnare all’Europa il proprio Piano di ripresa e resilienza (PNRR), una grande occasione di rilancio degli investimenti nel nostro Paese. E il Ministero del­la Transizione Ecologica mostrerà il suo vero volto. Nello scorso numero del Magazine, quando il nuovo ministero era appena stato costituito e Roberto Cin­golani ne era stato nominato a capo, avevo espresso il mio scetticismo. A due mesi di distanza, i timori di molti ambientalisti sono stati confermati.

Come conciliare l’ecologia con le trivelle? L’estrazione petrolifera con l’esigenza di abbandonare le fonti fossili in favore dell’energia rinnovabile? Il Recovery Plan è l’occasione per fermare i cambiamenti climatici e ridisegnare il futuro del nostro Paese. Non possiamo sprecare questa preziosa occasione. Eppure, la tutela della biodiversità, di cui l’Italia è ricchissima sia in termini di flora che di fauna, è la grande assente del PNRR. Il nostro Paese ospita il più alto numero di specie: circa la metà delle specie vegetali e circa un terzo delle specie animali attualmente presenti in Europa.

Tuttavia, non si parla di salvaguardia degli ecosistemi forestali e marini, che rappresenterebbe un vero passo in avanti in direzione di quella transizione ecologica tanto invocata ma somigliante più a una pen­nellata di verde che nulla apporta in termini di benefici ambientali.

Insieme alle associazioni ambientaliste, anche SmartGreen Post si impegna a salvare il Pianeta e lancia un appello al Governo affinché la transizione tanto invocata possa essere veramente ecologica. Affinché si possa investire in progetti di educazione e sensibilizzazione. Affinché si possa cambiare approccio e sviluppare un piano che tenga conto di alcuni aspetti fondamentali come il ruolo delle rinnovabili, gli in­vestimenti per adeguare la rete elettrica e renderla efficiente nella gestione di maggiori quote di energia eolica e solare, il sistema della mobilità e dei trasporti, l’agricoltura e la tutela dell’immenso patrimonio forestale e marittimo che abbiamo.

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